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Così fan tutte di Mozart a Treviso

06/11/2025

Dopo l’anteprima dedicata alle scuole, venerdì 6 novembre alle ore 20, con “Così fan tutte” si alza ufficialmente il sipario sulla stagione lirica 25/26 del teatro Mario Del Monaco, a cura del direttore artistico Stefano Canazza. Dramma giocoso in due atti di Wolfgang Amadeus Mozart su libretto di Lorenzo da Ponte, il titolo, proposto per ben tre volte al Concorso internazionale per cantanti lirici Toti Dal Monte, torna sulle scene trevigiane dopo 18 anni di assenza e anticipa i festeggiamenti che avranno luogo in tutto il mondo il prossimo anno per l’anniversario dei 270 anni dalla nascita del compositore austriaco.

La regia è affidata alla lunga esperienza nazionale e internazionale di Stefano Vizioli, mentre scene e costumi sono firmati da Milo Manara. Alla testa dell’Orchestra di Padova e del Veneto il maestro Jordi Bernàcer, al suo debutto sulle scene trevigiane, mentre il coro lirico Giovanile A.LI.VE. è diretto da Paolo Facincani, maestro al fortepiano Lorenzo Orlandi. La nuova produzione riunisce il Comune di Treviso - Teatro Mario Del Monaco, Comune di Padova - Teatro Verdi, Comune di Rovigo - Teatro Sociale, in un allestimento coprodotto da Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi, Fondazione Teatro Verdi di Pisa, Fondazione Teatro Comunale di Modena, Teatro Sociale di Rovigo e Opéra-Théâtre Eurométropole de Metz. L’opera vede in scena una compagnia di canto di primo piano. Nei ruoli di Fiordiligi e Dorabella, Irina Lungu e Francesca Di Sauro, mentre Don Alfonso sarà interpretato dal trevigiano d’adozione Lucio Gallo. Nel cast poi ben tre vincitori del Concorso internazionale per cantanti lirici Toti Dal Monte: Paola Gardina, al debutto nel ruolo di Despina, Biagio Pizzuti, nei panni di Gugliemo e Andrew Kim in quelli di Ferrando.

Per rendere lo spettacolo ancora più accessibile, l’opera presenterà i sovratitoli in doppia lingua (italiano e inglese). Inoltre, grazie all’app “Lyri”, sarà possibile seguire in multilingua e in tempo reale il libretto e la trama direttamente sul proprio smartphone o tablet con l’obiettivo di trasformare un device di comune utilizzo in uno strumento per l’accessibilità dei contenuti dello spettacolo dal vivo.

Ultimo tassello della cosiddetta trilogia Mozart-Da Ponte, Così fan tutte fu presentata al Burgtheater di Vienna il 26 gennaio 1790. Il titolo indaga con sottile ironia le zone d’ombra del desiderio. Al centro, una scommessa crudele mette alla prova la fedeltà di due coppie: un filosofo cinico e una servetta disincantata guidano il gioco di maschere di due amici soldati e delle loro promesse spose; nell’epilogo l’intervento di Don Alfonso sembra ricomporre l’ordine, ma l’ambiguità continua ad aleggiare ben oltre il calar del sipario. Non è mai stato accertato se la vicenda di Così fan tutte – realmente accaduta e suggerita pare direttamente da Giuseppe II che propone a Mozart l’incarico per una nuova opera per il Carnevale – avesse avuto luogo a Vienna o a Trieste, nell’ambiente mondano degli alti ufficiali. Certo, rappresenta perfettamente l’ideale spicciolo dell’Aufklärung (Illuminismo), molto aperta al gossip e alle curiosità galanti. Uno dei capisaldi di questa moda è l’Ewig Weibliches (“l’eternamente umano”). La prova di fedeltà e l’alleanza tra due sfrenati libertini sono al centro di uno dei più importanti romanzi della letteratura francese del Settecento, Le relazioni pericolose di Laclos. Le avventure del visconte di Valmont e della marchesa de Merteuil si basano sull’assunto che l’amore non sia la causa del piacere, ma il suo pretesto. Su questa falsariga, anche Così fan tutte si presenta come opera a teorema. La visione scettica e a tratti misogina di Lorenzo Da Ponte, tipico esponente della cultura libertinista del secolo, si traduce in un libretto ‘a tesi’ il cui motto è dichiarato sin dal titolo. Lo scopo è rivelare l’universo stereotipato delle relazioni.

Con il segno contemporaneo di Milo Manara, giocoso, colorato e vagamente licenzioso, l’allestimento affida il capolavoro mozartiano alla grammatica “antica” della scatola scenica dipinta: boccascena armato, quinte e fondali, porte a scomparsa e piccoli ingegni di macchineria. “Quando si parla di Mozart e di sublime si è sempre un po’ tremebondi, ma lui stesso si concedeva a una certa licenziosità” – ha raccontato Milo Manara – È diversa dalle scenografie tecnologiche di oggi, ma se c’è un’opera che si accorda con una scenografia tutta dipinta è proprio Così fan tutte. Il fondale è il mare, e di lì non si scappa, ma per il resto mi sono preso delle libertà. Il mito si adatta al Settecento, quando andava assai di moda, e mi dà modo di rappresentare in alto quello che succede in basso. Chi legge le Metamorfosi di Ovidio sa che è pieno di travestimenti a scopo di seduzione. Così fan tutte, poi, è tutta basata sul travestimento; ma alla fine, a furia di travestirsi, si perde la percezione della propria identità.”

Ad anticipare lo spettacolo, alle 19.15, al Ridotto del Teatro si terrà un incontro di introduzione al programma nell’ambito della rassegna “Oltre la scena”, ciclo di incontri a cura di Elena Filini, promosso dal Comune di Treviso - Stagione lirica e concertistica del teatro Mario Del Monaco, che si svolgono 45 minuti prima dell’alzata del sipario per offrire agli spettatori un inquadramento storico e un approfondimento artistico dell’opera.

Dopo la prima di domani sera, “Così fan tutte” andrà in scena al Teatro Mario Del Monaco di Treviso domenica 9 novembre alle ore 16.

I biglietti per gli spettacoli sono in vendita presso la biglietteria del Teatro Mario Del Monaco e online sul sito www.teatrostabileveneto.it

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