La situazione dei palestinesi nella striscia di Gaza (ma anche in Cisgiordania), è sempre più drammatica...
A Camposampiero giornate di comunità


L’8 settembre, natività della Beata Vergine Maria, a Camposampiero ricorre la posa della prima pietra (1930) e l’inaugurazione (1940) della attuale chiesa parrocchiale dedicata ai santi Pietro e Paolo. È questo il motivo per una settimana di festeggiamenti, durante la quale si svolgono vari eventi, e che il parroco, don Cristiano Carraro, alla sua prima festa comunitaria, ha riassunto in tre parole: gratitudine, incontro, affidamento.
Gratitudine per il buon esito dei campi e di tutte le attività estive nelle quali molti ragazzi, giovani e adulti hanno vissuto positive esperienze di formazione personale e comunitaria. Una veglia molto partecipata per esprimere un corale grazie al Signore è stata celebrata lunedì 1° settembre.
Gratitudine anche per gli anniversari di matrimonio, con la messa celebrata domenica 7 settembre, che ha visto la partecipazione di oltre 30 coppie, per quasi metà delle quali ricorreva dal 50° anniversario di matrimonio in su, e i 60 anni di professione religiosa di una suora; per una coppia ricorreva addirittura il 65° anniversario. Gratitudine, pure, ai numerosi volontari che hanno messo a disposizione tempo ed energie.
Durante la settimana varie sono state le occasioni di incontro, a cominciare dai molteplici giochi e tornei tra le contrade (Casere, Centoni, Centro, Rustega, San Marco, Straelle), tutti inseriti nel contesto del Palio delle Contrade, giunto alla 40ª edizione, e per i quali hanno gareggiato concorrenti di varie età, dai 7 anni in su.
Ampia partecipazione c’è stata per la “Cena della associazioni”, promossa dall’Amministrazione comunale, che ha visto la presenza di quasi 300 persone, in rappresentanza delle oltre 100 associazioni iscritte nell’apposito albo comunale. Il ricavato della cena è andato a favore del “Progetto inclusione” della Caritas interparrocchiale, che prevede il sostegno a bambini, ragazzi e giovani di famiglie in difficoltà, che vivono nel territorio.
“Celebrare l’affidamento a Maria della nostra parrocchia, in occasione della sua nascita - afferma don Cristiano - è un gesto che ci permette di essere accompagnati e sostenuti dalla sua intercessione nell’itinerario ricco di sfide che si apre con l’inizio del nuovo anno pastorale”. La settimana si è conclusa lunedì 8 settembre con la celebrazione della messa e con la cena comunitaria. In tale contesto c’è stato il saluto e il ringraziamento della comunità parrocchiale a padre Valentino Maragno, che lascia l’incarico di rettore dei santuari antoniani.
Infine, nella serata conclusiva la benedizione della cappella di santa Chiara (foto a sinistra), un piccolo locale a uso liturgico inserito nel complesso della canonica. Grazie al contributo di generosi benefattori, di recente la già esistente cappella è stata ristrutturata sotto la direzione dell’arch. Simone Barison. A impreziosire la ristrutturazione, un’icona di santa Chiara, prodotta, o meglio “scritta”, e donata dalle suore Clarisse del vicino monastero. (R.B.)