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Massanzago, campanile rimesso a nuovo

Finalmente, lo storico campanile della chiesa di sant’Alessandro martire, a Massanzago, brilla nella sua svettante bellezza, restaurato e benedetto dal vescovo Michele

Finalmente, lo storico campanile della chiesa di sant’Alessandro martire, a Massanzago, brilla nella sua svettante bellezza, restaurato e benedetto dal vescovo Michele. Infatti, giovedì 22 maggio mons. Tomasi ha visitato la comunità parrocchiale, per benedire i restauri riguardanti i settecenteschi stucchi dell’abside della chiesa, il capitello, dedicato alla Madonna, in via Roma, ma, soprattutto, il campanile riportato alla sua verticale maestosità.

Scrosci di pioggia hanno fatto da contrappunto alla celebrazione liturgica; ma, rasserenando l’assemblea, il Vescovo ha ricordato che “benedizione bagnata, benedizione fortunata”. Nel saluto al Vescovo il parroco, don Germino Zamprogna, ha ricordato la gioia, ma anche le fatiche, amministrative ed economiche, che hanno portato il campanile al nuovo look, ora davvero completo, dopo il restauro delle campane e la realizzazione del nuovo castelletto, nel 2021.

E come le campane risuonano della storia di un paese, così il campanile ne rappresenta un’identità, un segno di appartenenza. Il Vescovo a sua volta, nell’omelia, ha voluto salutare l’assemblea, presenti anche la sindaca, Sabrina Schiavon, e alcuni membri della giunta, sottolineando, soprattutto, che il campanile, in questo caso davvero svettante, con i suoi quasi 50 metri d’altezza, è come un faro spirituale; un punto di riferimento che si riconosce anche da lontano, e indica la via e con la voce delle campane invita, incoraggia, guida. Ma altrettanto importante è che la benedizione al campanile sia prima di tutto la benedizione alle persone che a questa realtà sono legate da affetto e devozione, perché la chiesa è si edificio ma è, soprattutto, costituita da persone attorno al Cristo. Insieme al Vescovo e al parroco ha concelebrato anche don Paolo Barbisan direttore dell’ufficio diocesano per i Beni culturali e Arte sacra.

Guardando più da vicino i restauri, è importante ricordare che, in origine, il campanile della storica chiesa più che millenaria (già in documenti diocesani del 1181 si ritrovano riferimenti) era addossato alla facciata della chiesa dal lato sud ovest, e risaliva al 1470 circa.

La decisione di spostare la torre campanaria avvenne, con consultazione dei capifamiglia, nel 1910 e la demolizione della vecchia torre costò la bellezza di 1.900 lire! A sostenere molte spese per il nuovo campanile provvide la signora Teresa Marzin, vera mecenate della parrocchia, e la sua costruzione, su disegno e realizzazione dell’architetto Attilio Scattolin da Salzano, si concluse nel 1914. Ma, dopo più di 100 anni, davvero era necessario un restyling, per la messa in sicurezza e il consolidamento della torre. In concreto, si è intervenuti sul basamento e sulla muratura in mattoni faccia a vista del fusto e del tamburo pulendo, sostituendo laddove necessario e stuccando microfessure e fessure superficiali.

Inoltre, si è provveduto al rinforzo strutturale con microcuciture in acciaio nei pilastri angolari e la sostituzione dei quattro tiranti obsoleti della cella campanaria.

I lavori, iniziati il 22 luglio 2024, sono stati effettuati dal Consorzio Co.sv.e.m. di Castelfranco Veneto sotto la direzione dell’architetto Giorgio Sparisi, in collaborazione con l’insegner Marco Novello co-progettista e responsabile della sicurezza, il geometra Paolo Toso, responsabile del cantiere e rappresentante dell’impresa aggiudicataria, e il restauratore, Cristian Marcato.

Il costo dell’intervento è stato decisamente importante: 337.103 euro. Hanno contribuito alla copertura della spesa la fondazione Cariparo con circa 138.000 euro, la Conferenza episcopale italiana, con un contributo, derivante dall’8x1000, pari a 70.000 euro, il Comune, con 28.000 euro, la Pro loco di Massanzago con 10.000 euro. Il resto è in capo alla parrocchia.

Al termine della celebrazione, conclusasi con la benedizione del Vescovo, un allegro concerto delle campane ha salutato i presenti accompagnandoli alla cena conviviale nell’agriturismo Agriverde di Massanzago.

E non può mancare, certo, un ringraziamento al comitato Sant’Alessandro che da sempre si dedica con passione, spendendo tempo e fatica, alla custodia e decoro dell’antica chiesa di sant’Alessandro.

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