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Castelminio, il Brasile è più vicino: gemellaggio e una guida
Il Brasile italiano, nuova guida turistica e patto di amicizia a Castelminio di Resana. Un patto di amicizia e una nuova guida turistica sul Brasile. E’ in occasione della Festa dea poenta, a Castelminio di Resana, che le due iniziative sono presentate alla comunità e al territorio. Da un lato, dunque, è stato siglato un patto di amicizia Italia – Brasile che la località trevigiana stringe con la comunità di Venda Venda Nova do Imigrante, per ricordare i 150 anni della migrazione italiana in Brasile e i 20 anni della Festa dea poenta. Dall’altro, domenica 8 settembre, è stata presentata la nuova guida turistica, realizzata da Giorgia Miazzo e Gianluca Parise, del centro studi Grandi migrazioni.
C’è, dunque, un Brasile diverso, ancora poco conosciuto, fuori dalle rotte turistiche delle spiagge, della vita notturna carioca, del Carnevale e della samba. E’ quello segnato dalla presenza delle comunità italo-brasiliane, in un territorio grande quasi come l’Europa. Oggigiorno, nel mondo, ci sono 70 milioni di oriundi italiani, ben 30 milioni in Brasile e di questi 12 milioni di origini venete. La guida (250 pagine) propone un percorso culturale e turistico mettendo in evidenza le peculiarità storiche, economiche, paesaggistiche e linguistiche delle comunità italo-veneto-brasiliane.
Il “Grand tour do Sul” si sviluppa attraverso sei itinerari che interessano gli Stati di San Paolo, Paraná, Espírito Santo, Minas Gerais, Santa Catarina e Rio Grande do Sul. Di ogni Stato vengono evidenziati le città, i luoghi più suggestivi, i musei e le tradizioni più diffuse. Uno spazio particolare, poi, viene dedicato a una figura celebre. Nel caso dello Stato di San Paolo è Adoniran Barbosa, la voce del Brasile, il cui vero nome è Giovanni Rubinato, figlio di Francesco ed Emma Ricchini che emigrarono da Cavarzere a Valinhos, dove nel 1910 nacque Giovanni, considerato l’inventore della samba paulista.
Nel capitolo dedicato allo Stato di Espírito Santo si parla dell’oro dei due mondi, il mais. Non si contano le feste e le manifestazioni dedicate alla polenta nel Sud del Brasile. Tra queste, anche quella di Venda Nova do Imigrante, che accoglie ogni anno più di 60.000 persone attratte dal “tombo da polenta gigante”: un paiolo alto ben 2 metri che versa più di 1.200 kg di polenta ogni 4 ore.
Lo stesso entusiasmo che si trova nella Festa dea poenta che da 20 anni si organizza a Castelminio di Resana. Un filo, quella della polenta, che unirà le due comunità, grazie al Patto di amicizia che ha visto prima una delegazione brasiliana arrivare nella Marca, dall’8 al 15 settembre, mentre la delegazione di Castelminio si recherà in terra brasiliana dal 5 al 15 ottobre con Giorgia Miazzo che farà da guida e interprete.
La guida, ricca di foto scattate dai due autori in occasione dei loro innumerevoli viaggi nel sud del Brasile, riporta anche un capitolo, relativo allo Stato di Paraná, dedicato all’oro nero e il re del caffè Geremia Lunardelli. Nato nel 1885 a Mansuè, a soli due anni sbarca a Santos, in Brasile con i genitori che lavorano in una piantagione di caffè. Il suo fiuto e l’abilità imprenditoriale gli consentono l’acquisto delle sue prime piantagioni. Nel 1922, trasferitosi a San Paolo, possiede già 15 milioni di piante di caffè, tanto da essere considerato il re del celebre prodotto. Morto nel 1962, a lui oggi è dedicato addirittura un Comune che porta il suo nome, Lunardelli, nello Stato del Paraná. Per avere la guida basta contattare il Centro studi (+39 3936511212; grandimigrazioni@gmail.com). (Francesca Gagno)