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Imbrattata la scuola primaria di Fanzolo, l’appello del sindaco
”Spero sia solo la “bravata” di un gruppo di ragazzi. Ma proprio per questo invito i responsabili a venire in municipio, per scusarsi con la comunità e pulire il danno arrecato. Altrimenti andremo avanti con le denunce”
E’ l’appello che il sindaco di Vedelago Giuseppe Romano rivolge agli autori dell’imbrattamento ai danni della scuola primaria “Andrea Palladio” di Fanzolo. Nel week end, infatti, la facciata, l’ingresso, le porte dell’edificio scolastico di via Col di Lana sono stati deturpati con numerosi schizzi di vernice rossa, ad opera di alcuni ignoti (per ora). Il sindaco Romano sottolinea la gravità di quanto accaduto, ai danni di un bene pubblico, ma vuole dare un’ulteriore possibilità agli autori del vandalismo, con ogni probabilità dei giovanissimi. “Si assumano la responsabilità di quanto hanno commesso e si presentino spontaneamente - afferma -. Sono disponibile a riceverli, in modo anonimo, meglio se insieme ai loro genitori, soprattutto se si tratta di minorenni. Ci confronteremo sulle motivazioni che li hanno portati a compiere un simile atto: se dimostreranno di aver capito che il patrimonio pubblico, come una scuola, va rispettato, proprio perché appartiene a tutta la collettività, e si daranno da fare per ripulire la facciata, così da rendersi conto del lavoro e della fatica necessaria, allora potremo considerare la questione chiusa”. In caso contrario, sottolinea il primo cittadino, l’amministrazione comunale procederà con tutti i mezzi necessari a tutela del patrimonio pubblico e l’iter investigativo e legale, già avviato, proseguirà: “Le forze dell’ordine sono già all’opera e i responsabili possono stare sicuri che verranno individuati. E allora le conseguenze per loro sarebbero ben più pesanti”. “Questo purtroppo non è il primo episodio di vandalismo, a danno di beni pubblici o privati - conclude il sindaco - Siamo ben consapevoli del disagio vissuto da molti giovani e giovanissimi, anche nel nostro territorio, e stiamo operando per attenuarlo, ma atti come questo sono un modo assolutamente sbagliato per sfogare eventuali noia o frustrazione”.