domenica, 15 giugno 2025
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Mogliano taglia e cuci per chi ha di meno

“La borsa di Mary Poppins è un progetto che nasce  da una chiacchierata tra amici”, così esordisce l’assessore alle Politiche sociali di Mogliano Veneto Tiziana Baù, che, visibilmente emozionata, racconta lo sviluppo di questa iniziativa.

“La borsa di Mary Poppins è un progetto che nasce  da una chiacchierata tra amici”, così esordisce l’assessore alle Politiche sociali di Mogliano Veneto Tiziana Baù, che, visibilmente emozionata, racconta lo sviluppo di questa iniziativa, ideata in collaborazione con la Soms (Società operaia di mutuo soccorso, presente a Mogliano da oltre 140 anni), per dare una mano alle persone in difficoltà. Il progetto, l’allestimento di un “negozio” solidale per aiutare le fasce vulnerabili della cittadinanza, fa parte del percorso di welfare generativo, mirante, cioè, a responsabilizzare le persone che ricevono aiuto, al fine di rigenerare le risorse già disponibili e rendere più efficaci gli interventi. Esso si sviluppa in due parti: la prima coinvolge donne, in momentanea difficoltà, che vengono inserite in questa attività come sarte, seguite da una tutor esperta di taglio e cucito; la seconda parte, invece, viene gestita dai volontari della Soms e consiste nell’esposizione del vestiario (e di altro materiale) raccolto e riadattato, che poi verrà donato a chi ne ha bisogno.
“La cosa bella è che le persone potranno venire da noi e provare i vestiti esposti proprio come in un vero negozio. Lo scopo è far capire che tutti possono incontrare delle difficoltà, ma non per questo si perde la propria dignità”. Il nome del progetto non è casuale; la borsa della tata più famosa era senza fondo e da essa uscivano sempre tanti oggetti sorprendenti, ma tutti utili a modo loro e adatti alla situazione. E’ un po’ quello che avverrà anche per il progetto moglianese. Lo scopo (e la vera sfida) è mettere insieme persone diverse, che spesso non si conoscono, scoprirne i talenti e metterli a disposizione degli altri: “Quante delle donne che hanno aderito al progetto non conoscevano le proprie doti di sarte - dice l’assessore - ma la cosa ancora più entusiasmante è che il gruppo di lavoro può cambiare sempre, perché magari una di loro, nel frattempo, trova un altro impiego e deve essere sostituita”. Nei piani dell’Amministrazione c’è l’intenzione di creare delle campagne per raccogliere il materiale da esporre e sensibilizzare i cittadini moglianesi che, grazie all’iniziativa, potranno assistere alla riqualifica dei locali del comprensorio Sif, in via Ronzinella, dove il negozio sta già prendendo forma.
Oltre al vestiario sarà messo a disposizione anche del materiale scolastico. Il logo è in fase di progettazione e, per la sua realizzazione, l’assessore dice di voler coinvolgere i giovani, risorsa inesauribile di idee. La nascita del progetto è stata possibile solo grazie a delle basi, quali un’associazione di volontariato, la Soms, pronta a mettersi in gioco, la volontà e la disponibilità del Comune e, più concretamente, la presenza delle macchine da cucire donate negli anni passati dal Rotary Club di Treviso. Sono in fase di studio i criteri con cui si potrà accedere al servizio, anche se, sicuramente, i casi saranno esaminati dagli uffici preposti, ma “le porte sono aperte a tutti”, tiene a precisare l’assessore.
Le sarte si sono già messe all’opera, con la realizzazione di borse create a partire dalle stoffe di vecchi ombrelli; d’altro canto, anche la borsa di Mary Poppins era fatta con un tappeto. L’assessore Baù nutre molte speranze per il progetto, che a breve partirà a tutti gli effetti. “Vedere crescere il progetto è stata una grandissima emozione - conclude -, è bello vedere che Mogliano c’è e torna a vivere anche grazie a queste iniziative solo apparentemente meno accattivanti rispetto a tante altre”.
Annalisa Toniolo

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