Indubbiamente, quello che ci appare nel racconto è un Gesù umano, compassionevole e misericordioso verso...
Montebelluna, Museo dello Scarpone: pronto il nuovo percorso espositivo
Sotto la guida dei docenti Iuav Emanuela Bonini Lessing, Alberto Bassi, Fiorella Bulegato, nel corso di un ciclo di 48 ore di formazione, sette giovani imprenditori, architetti e designer hanno ridefinito lo spazio, oltre che realizzare l'allestimento della mostra "Le scarpe dei campioni", che sarà inaugurata il 25 marzo.

Si è concluso il progetto di formazione SportMuse, finanziato dalla Regione Veneto, che ha coinvolto le università veneziane Iuav e Ca’ Foscari con l’obiettivo di ripensare lo sportsystem del territorio veneto.
Sotto la guida dei docenti Iuav Emanuela Bonini Lessing, Alberto Bassi, Fiorella Bulegato, nel corso di un ciclo di 48 ore di formazione, sette giovani imprenditori, architetti e designer – molti dei quali laureati Iuav – hanno ridefinito il percorso espositivo della Fondazione Museo dello Scarpone e della Calzatura Sportiva di Montebelluna, realizzando l’allestimento della mostra “Le scarpe dei campioni”, che sarà inaugurata sabato 25 marzo alle 16.30 presso la sede del Museo a Villa Zuccareda Binetti.
Il nuovo concept espositivo mette l’oggetto – la scarpa del campione – al centro dell’esposizione e della narrazione.
«Una “mossa teorica” - la definisce la docente Iuav Emanuela Bonini Lessing, curatrice del percorso formativo - che consente di mettere in evidenza diversi aspetti dell’oggetto esposto: il primato dei campioni, ma anche e soprattutto l’innovazione tecnica e tecnologica, le condizioni di produzione e le diverse figure professionali che hanno collaborato, il profilo dell’imprenditore e dell’azienda.»
Dal nuovo percorso espositivo emerge la straordinaria specificità del territorio di Montebelluna, costituito da numerose aziende eccellenti ancora operative, insediate in un territorio di grande interesse dal punto di vista sia naturalistico che sportivo.
I partecipanti al corso professionalizzante tenuto da Iuav, interamente finanziato dal Fondo Sociale Europeo erogato dalla regione Veneto, provenivano da diverse aree del territorio, da Padova come da Portogruaro, Venezia, Montebelluna. L’esperienza dei docenti Iuav è stata integrata dal contributo di docenti dell’Università di Ferrara e di altri giovani professionisti, molti dei quali ex studenti Iuav.