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Totila 2016: l'onorificenza va al giudice Stiz e ad Anna Mancini di Advar

Il riconoscimento sarà assegnato sabato 30 gennaio alla memoria del giudice che fece luce sulle responsabilità della strage di piazza Fontana e alla fondatrice e presidentessa di Advar, associazione che da anni si occupa dell'assistenza ai malati terminali

La massima onorificenza del comune di Treviso, il Totila d'oro, verrà assegnata quest'anno alla memoria del giudice Giancarlo Stiz e alla presidentessa di Advar Anna Mancini Rizzotti.

La cerimonia, durante la quale verranno consegnate le medaglie alla presidentessa e alla famiglia del magistrato, scomparso nell'ottobre scorso, si svolgerà sabato 30 gennaio alle ore 11.

Le proposte, presentate una, quella per il giudice, dal presidente del consiglio cittadino Franco Rosi e l'altra dai consiglieri Giovanni Gajo e Gian Mario Bozzo, sono state accolte all'unanimità dal consiglio comunale. I nomi infatti sono di quelli che mettono tutti d'accordo; due personalità che il sindaco Giovanni Manildo non esita a definire “Eroi civili”.

Giancarlo Stiz, nato a Conegliano, lavorò per l'intera vita professionale a Treviso. Il suo nome si ricorda sopratutto per essere stato il primo a seguire la pista “nera” per la strage di piazza Fontana. Il magistrato riuscì ad inchiodare Giovanni Ventura e Franco Freda, ormai non più processabili perché già assolti dalla corte d'assise d'appello di Bari durante il primo processo, come responsabili dell'attentato alla Banca dell'Agricoltura di Milano del 12 dicembre 1969. Il suo lavoro permise di acclarare una verità storica e a fare luce su una delle vicende più buie dello Stato italiano.

E' la prima volta, dagli anni '90 in cui il premio fu riformato, che l'onorificenza viene assegnata alla memoria. Tuttavia, ci tiene a sottolineare l'amministrazione, questo non per una sorta di riscatto di un riconoscimento che è mancato in vita, ma perché con il suo lavoro il giudice rappresenta un modello ed un esempio da seguire. “E' immediato – ha dichiarato Rosi – l'istinto di dire che si tratta di un uomo da cui prendere esempio, un uomo schivo, serio, non amante delle luci della ribalta, un modello di stile, abituato a lavorare senza far parlare di sé e tenendo sempre fissa la stella polare della giustizia”.

Anna Mancini Rizzotti, presidentessa dell'associazione che si occupa della cura di malati terminali e delle loro famiglie, fondò Advar nel 1988 dopo aver vissuto in prima persona il dolore per la malattia e la morte del marito Alberto Rizzotti, medico urologo all'Ospedale Ca' Foncello di Treviso. “La signora Anna” come recitano le motivazioni dell'assegnazione del premio “è una persona dalla sensibilità straordinaria che ha saputo trasformare un grande dolore personale in un'occasione di solidarietà concreta per alleviare la sofferenza di pazienti in fase avanzata e terminale con atti concreti di assistenza, aiuto e supporto, oltre che all'ammalato, anche alla sua famiglia”.

Oggi l'associazione di volontari e professionisti fondata da Anna Mancini svolge un ruolo fondamentale all'interno della comunità trevigiana assistendo i malati, soprattutto oncologici, in fase terminale a domicilio e all'interno della propria struttura. L'Hospice La Casa dei Gelsi, aperto nel 2004 con la possibilità di ospitare 12 persone, attualmente è in fase di ampliamento grazie alle donazioni e ai lasciti di chi a questa associazione è vicino per sensibilità o per esperienza personale. Con Advar medici, infermieri, psicologi, fisioterapisti lavorano quotidianamente per portare dignità ai malati terminali e alleviare non solo il dolore fisico degli assistiti, ma anche quello psicologico dei familiari.

Attraverso Advar il tema del fine vita, della terapia del dolore e dell'accompagnamento alla morte vengono affrontate non solo nella quotidianità dell'esperienza con i malati, ma all'interno di conferenze ed incontri culturali che Anna Mancini ha promosso fin dalla fondazione dell'associazione che è diventata “punto di riferimento in Italia, per generosità e professionalità”.

Apriranno la cerimonia di sabato i brani musicali del professor Giorgio Pavan seguiti dai saluti delle autorità e dal conferimento delle benemerenze civiche.

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