sabato, 03 maggio 2025
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Assegno unico, un aiuto alle famiglie, ma va migliorato

Un bilancio a due anni dall’entrata in vigore della misura. Bordignon: “Ora al lavoro col Governo per riformare Isee”

Sono passati due anni dall’introduzione dell’assegno unico e universale per il figlio, misura importante, entrata in vigore nel marzo 2022, grazie al lavoro del Forum delle associazioni familiari.

L’assegno unico ha sostenuto in questi due anni moltissime famiglie, tuttavia un bilancio non può non soffermarsi anche sulle cose che andrebbero migliorate. Tra queste c’è sicuramente la questione dell’Isee, l’indicatore economico necessario a ottenere e quantificare questa, come tante altre misure di sostegno alle famiglie e al reddito, che, denunciano le associazioni, è sicuramente inadeguato a fotografare la situazione economica della famiglia.

Le criticità, tra Isee e affidi

Come ha recentemente spiegato in un’intervista al Sir Alfredo Caltabiano, presidente nazionale dell’associazione famiglie numerose: “Nell’Assegno unico e universale, il legislatore ha accorpato una serie di benefici fino ad allora destinati alle famiglie: il premio alla nascita (il cosiddetto bonus mamma), l’assegno di natalità (il cosiddetto bonus bebè), l’assegno per il nucleo familiare di natura previdenziale (Anf) dove sono presenti figli minori, l’assegno comunale per tre figli minori, infine, le detrazioni per i figli a carico al di sotto dei 21 anni. Questi elementi, già in passato, entravano nel calcolo della componente reddituale e, infine, le detrazioni per figli a carico, che il lavoratore riceveva in busta paga. Prima dell’ingresso dell’assegno unico, queste ultime non incidevano nel calcolo della componente reddituale dell’Isee: ora che sono state assorbite nell’assegno, possiamo dire che, nei fatti, entrano per intero nel calcolo del reddito. Si spiega anche così, a nostro giudizio, il sensibile aumento del valore Isee registrato dalle famiglie italiane”.

Questo aumento, però, causa un circolo vizioso, per cui aumentando l’Isee diminuisce l’importo dell’assegno unico e la possibilità di richiedere altri benefici economici, come il bonus nido, le agevolazioni per le tasse universitarie, per la mensa scolastica, per la scuola dell’infanzia o per gli aiuti alimentari, le integrazioni per l’affitto e le bollette, contribuendo nuovamente a impoverire le famiglie.

“Dopo dieci anni di sperimentazione è ormai chiaro anche agli addetti ai lavori come l’Isee non sia specchio fedele delle disponibilità economiche del nucleo familiare”, ha proseguito Caltabiano. Tra i problemi principali c’è “l’eccessivo peso dato al valore dell’immobile di un’abitazione, inoltre, nel calcolo dell’Isee si fa riferimento sempre al reddito lordo, anziché al reddito netto”.

Infine, ci sono stati dei problemi con le famiglie affidatarie: “Una parte di esse – pur in presenza di decreto del tribunale – non stanno ricevendo l’assegno unico e universale, del quale usufruiscono, evidentemente, ancora le famiglie di origine che quel figlio non lo stanno più accompagnando. In questo caso, l’Inps ha dato garanzia al Forum delle associazioni familiari, che la questione si sarebbe risolta. Ma, ancora oggi, abbiamo segnalazione di famiglie per le quali la soluzione non è arrivata”.

I risultati del Forum delle famiglie

Sul fronte Isee, il Forum delle associazioni familiari, con il suo presidente nazionale, Adriano Bordignon, sta lavorando alacremente con il Governo, e qualche risultato è già arrivato: “L’Assegno unico universale erogato nel 2022 non sarà conteggiato ai fini Isee 2024 - ha spiegato Bordignon -. I relativi importi non verranno, pertanto, computati nel calcolo dell’indicatore economico. Una buona notizia per circa sei milioni di nuclei che potranno così aver accesso più agevolmente agli altri bonus per le famiglie. Ringrazio la vice ministra del Lavoro e delle politiche sociali, Maria Teresa Bellucci, la ministra per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Roccella, e il vice ministro dell’Economia e delle finanze Maurizio Leo, per l’apertura dimostrata nel corso delle interlocuzioni”.
“Si tratta di un intervento che avrà un impatto significativo sulla misurazione del reddito e della stabilità economica delle famiglie - ha proseguito Bordignon -. Nelle scorse settimane come Forum delle associazioni familiari abbiamo presentato un documento in cui esponevamo alcune criticità in merito allo strumento Isee. Il trattamento erogato per l’Assegno unico universale, infatti, a oggi innalza notevolmente l’indicatore Isee, determinando spesso il diniego all’accesso a prestazioni sociali agevolate, rispetto all’anno precedente. Escludere dal calcolo dell’Isee l’importo dell’assegno unico universale percepito è, dunque, un importante passo avanti che va nella giusta direzione”.

Prossimi obiettivi

Nel frattempo, ci spiega Bordignon, “il Governo si è impegnato con noi a una revisione più ampia dell’Isee. Siamo molto soddisfatti della risposta a questo nostro appello, perché da anni segnalavamo come fosse inappropriato e iniquo verso le famiglie con figli e con componenti disabili”.

Nel dettaglio il Forum delle associazioni familiari ha chiesto all’Esecutivo di intervenire sui seguenti nodi: abolizione, o riduzione dell’impatto su Isee della valutazione della prima casa nel conteggio patrimoniale del nucleo familiare, riduzione dell’Isee per comodato gratuito registrato a favore dei familiari, esclusione dalla procedura di calcolo dell’Isee dell’importo dell’assegno unico percepito e delle borse di studio, miglioramento della scala di equivalenza e, infine, calcolo della capacità economica familiare sulla base del reddito “netto disponibile” del nucleo familiare.

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