Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Addio ai bonifici ordinari
Il 7 febbraio scorso il Parlamento europeo ha approvato a maggioranza la proposta della Commissione europea, già concordata con i governi degli Stati membri, che obbliga le banche e gli altri fornitori di servizi a pagamento ad offrire ai cittadini, ai professionisti ed alle imprese dell’Unione Europea l’opzione dei bonifici istantanei senza costi aggiuntivi. Il nuovo Regolamento europeo, noto come Instant payment regulation (Ipr), stabilisce che tutti i trasferimenti di denaro tra conti correnti dovranno essere istantanei, ovvero dovranno essere eseguiti immediatamente, a qualsiasi ora ed in qualunque giorno dell’anno, festivi compresi, assicurando che i fondi giungano al destinatario in meno di dieci secondi dall’inoltro della richiesta; allo stesso modo, chi invia il denaro avrà conferma dell’avvenuto trasferimento entro lo stesso lasso di tempo e con costi che non dovranno superare i costi dei bonifici ordinari. In realtà, l’introduzione nel mercato italiano dei bonifici istantanei risale al 2017, tuttavia tale strumento ha stentato a decollare. Infatti, nonostante lo scambio di denaro a mezzo bonifico rappresenti, unitamente alle carte di credito, la più importante alternativa all’uso del contante integrando circa l’ottanta percento delle transazioni, di queste solo il cinque percento è costituito da bonifici istantanei. Il motivo della scarsa utilizzazione di questo mezzo di pagamento è da ricercare, almeno finora, nel maggiore costo rispetto al bonifico ordinario, in media due euro a fronte dei settanta centesimi di quello ordinario, oltre al fatto che non tutti gli istituti di credito, soprattutto i più piccoli, forniscono tale possibilità ai propri clienti. Il Regolamento Ipr rappresenta una rivoluzione per il sistema dei pagamenti digitali in euro e non solo, dato che la sua applicabilità è estesa anche agli Stati membri la cui valuta ufficiale non è l’euro (ad esempio l’Ungheria) purché i loro conti bancari offrano transazioni regolari nella valuta europea. Gli Stati membri avranno un anno di tempo per adeguarsi, con la conseguenza che tutti gli istituti di credito dovranno fornire ai propri clienti questo servizio, adattando ed implementando i propri sistemi rendendoli idonei a prevenire le frodi ed offrendo ai propri clienti strumenti per limitare i rischi, come ad esempio la possibilità di impostare un importo massimo o un numero massimo di transazioni per i bonifici istantanei. Ma senza dubbio, la maggiore novità introdotta dal Regolamento riguarda il costo dei bonifici istantanei che non potrà essere maggiore di quello dei bonifici ordinari. Tale aspetto, nell’idea dell’Unione Europea, dovrebbe incentivare fortemente l’utilizzo di questo strumento di pagamento con implicazioni economiche di notevole portata sia per i consumatori, che potranno avere accesso immediato alle proprie finanze personali, sia per le imprese e i professionisti che potranno contare su un flusso di cassa più prevedibile ed immediato.