Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Il rispetto alla base di ogni relazione
Si dovrebbe trattare gli altri sempre nel modo in cui vorremmo essere trattati, provare dispiacere e manifestarlo, chiedere sinceramente scusa
Il rispetto è un fondamentale delle relazioni. La mancanza di esso è molto dannosa a causa del potere distruttivo che porta con sé.
Spesso proprio nelle relazioni più strette viene confusa la confidenza e la familiarità con la mancanza di rispetto, la maleducazione o l’invadenza.
In particolar modo nella vita sentimentale molte persone arrivano a tollerare ciò che non consentono in altri contesti o ad altre persone.
La manipolazione emotiva è una delle forme di mancanza di rispetto più subdole e frequenti.
L’interessato agisce in modo che l’interlocutore si senta in colpa quando questi non si sente di assecondare aspettative e desideri.
Ci sono anche situazioni in cui l’uno tratta l’altro accompagnando ogni aiuto o manifestazione di interesse con espressioni di condiscendenza e compatimento.
Sebbene possa sembrare una dinamica di autentica cura, in realtà si tratta di mancanza di rispetto per l’altrui identità e dignità.
La mancanza di rispetto a volte assume il volto della critica che, se supera una certa soglia e diventa costante, per definizione non può essere considerata costruttiva.
Si dovrebbe, invece, valorizzare l’altro sottolineando sempre il positivo e dicendo cosa non piace in modo rispettoso e assertivo.
Anche le critiche che contengono paragoni sono forme di trattamento irrispettose che non contribuiscono alla crescita della relazione.
Oltre a ferire, la critica ostinata non aiuta a risolvere i problemi e finisce per intaccare l’autostima della persona che in teoria si vorrebbe spronare.
Se vogliamo che qualcuno cambi l’atteggiamento nei nostri confronti, la richiesta deve essere chiara, decisa, motivata da quali valori e sentimenti profondi siano in gioco.
Contraddire per abitudine e a prescindere è un’altra mancanza di rispetto, poiché è con la rivalità che si dimostra di sottovalutare l’opinione altrui e di essere preoccupati per la propria immagine.
Prendere in giro ciò che l’altro dice e fa è un’altra forma di trattamento irrispettoso.
Diverso è l’umorismo condiviso e apprezzato da entrambi, questo sì che fa bene alla relazione.
Le frecciatine, solo all’apparenza simpatiche, possono ferire profondamente, come la mancanza di empatia celata nella classica frase che inizia con “Non capisco perché tu…”.
Se vuoi davvero capire, allora riuscirai a capire e comprendere.
Si dovrebbe trattare gli altri sempre nel modo in cui vorremmo essere trattati, provare dispiacere e manifestarlo, chiedere sinceramente scusa.
Anche prendersi il tempo per riflettere sul perché e sulle conseguenze della mancanza di rispetto, affinché non si ripetano.
A volte serve una persona esterna e imparziale che metta in evidenza il problema e le soluzioni.
Chiunque si senta mancato di rispetto dovrebbe parlare con l’altra persona e stabilire una serie di limiti invalicabili.
Ricominciare con un altro atteggiamento, finché è possibile.
E trasformare il rispetto in un obiettivo, un’abitudine, un vero stile di vita.