sabato, 27 luglio 2024
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Disturbi dell’apprendimento: 23 mila studenti veneti fanno i conti con le problematiche

Lo dice un report del ministero dell’Istruzione, redatto in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale. L’impegno degli enti certificatori e degli insegnanti

Nelle famiglie e nella scuola c’è sempre più attenzione alle problematiche legate all’apprendimento e ai disturbi specifici dell’apprendimento (dsa). Un recente report del ministero dell’Istruzione, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale del Veneto, nel dare conto dei dati raccolti tra le primarie e secondarie di primo e secondo grado statali e paritarie della regione, rileva un leggero aumento di alunni con una diagnosi di dsa.

Alcuni dati

A rispondere al monitoraggio, sono state la larghissima parte delle scuole del territorio: il 99,2% delle elementari, il 100% delle medie e il 97% delle superiori. Tra i 538.714 studenti coinvolti, sono 22.863 quelli con diagnosi di dsa, pari al 4,2% del campione, mentre erano il 3,9% nell’anno scolastico 2021-22.

La maggiore incidenza di questi disturbi è nella secondaria di secondo grado, poiché più si prosegue con il percorso di studi, più le difficoltà si rendono evidenti.

I disturbi specifici dell’apprendimento, a quanto pare, influiscono anche sul percorso scolastico degli alunni, infatti, la maggior parte degli studenti con dsa frequenta istituti professionali (40%) e istituti tecnici (34%), mentre solo il 26% è iscritto a un liceo. Il dato, differisce da quelli generali sulle iscrizioni scolastiche, che, ad esempio, per il 2024, vedono una netta preferenza per i licei, scelti dal 46% degli studenti veneti.

Il numero complessivo di alunni con dsa, non coincide con il numero totale delle diagnosi per tipologie di disturbo, (32.464), in quanto a ogni alunno possono essere state diagnosticate una o più tipologie di disturbo in comorbilità.

Tipologie di disturbi

La tipologia di disturbo che ricorre con maggior frequenza è la dislessia (problemi con la lettura, che portano con sé anche problemi di comprensione del testo), presente complessivamente nel 46,3% delle certificazioni diagnostiche, seguito dalla disortografia (problema che interessa principalmente la scrittura e l’ortografia), presente nel 41,9% delle diagnosi. La diagnosi di discalculia (capacità di comprendere e utilizzare concetti matematici e numerici) è presente nel 21,5% delle certificazioni, quella di disgrafia (scrittura “disordinata”) nel 15,7%. I casi in cui ci sono più diagnosi per uno stesso ragazzo sono il 15%.

Il disturbo specifico maggiormente riscontrato nella scuola primaria è la disortografia con il 55,3%, come nella scuola secondaria di primo grado (47,2%): nella scuola secondaria di secondo grado è invece la dislessia, che viene diagnosticata nel 48,2% degli studenti con dsa.

Il disturbo diagnosticato nella percentuale minore in tutti i gradi scolastici è il disturbo evolutivo specifico della funzione motoria, che viene riscontrato nell’1,7% degli alunni con dsa del Veneto. Viene riscontrato maggiormente nella scuola primaria dove si registra un’incidenza del 2,4%.

Servizi per l’età evolutiva

Il consultorio familiare del Centro della famiglia di Treviso, è uno degli enti autorizzati a effettuare le certificazioni. Tra i suoi servizi ci sono, appunto, quelli dedicati all’età evolutiva. Nel 2023, il consultorio si è preso cura di 83 minori (66 i nuovi accessi) tra i 5 e i 14 anni, e delle loro famiglie. Tra questi, un quarto delle richieste riguarda problemi relativi all’apprendimento (dsa), disturbi specifici del linguaggio, disturbi dello sviluppo della coordinazione motoria e disabilità intellettive. Più del 30% degli accessi, inoltre, è relativo a deficit di attenzione, difficoltà nel controllo delle emozioni e disturbi del comportamento. Il 36%, invece, chiede aiuto per attacchi di panico e disturbi dell’umore. Una piccola percentuale degli interventi affronta i problemi legati allo spettro autistico, (3%), e i disturbi neurologici e genetici (4%).

Il consultorio, dunque, nell’anno passato, ha erogato 823 interventi, partendo dalla valutazione dei disturbi (26%) e proseguendo con psicoterapia (49%), colloqui di sintesi psicodiagnostica e formazione per i genitori.

Formazione degli insegnanti

Sulle dsa, il report del ministero e dell’Ufficio scolastico Veneto rileva un aumento dei momenti di formazione per gli insegnanti. Le istituzioni scolastiche, entro il primo trimestre dal momento del ricevimento della diagnosi di dsa, hanno l’obbligo di attivare percorsi di didattica individualizzata e personalizzata e di predisporre e approvare il Piano didattico personalizzato (Pdp). Tale documento esplicita e formalizza l’insieme degli interventi pedagogico-didattici per il successo formativo degli alunni con dsa, tra i quali: le attività di recupero individualizzato; le modalità didattiche personalizzate; l’impiego degli opportuni strumenti compensativi e delle misure dispensative. Si rendono, quindi, necessarie da parte dei docenti, l’adozione di metodologie didattiche adeguate allo sviluppo delle abilità di letto-scrittura e di calcolo e la predisposizione di materiali scolastici adattati/facilitati e l’utilizzo della tecnologia digitale nella didattica, a compensazione del disturbo specifico, curando particolarmente l’acquisizione della stessa al fine di migliorare l’apprendimento degli alunni.

Per questo motivo, al collegio Pio X di Treviso, tra i vari corsi di formazioni degli insegnanti, si è scelto di approfondire la conoscenza sui dsa e bes, bisogni educativi speciali. Un corso per tutti i docenti di ogni ordine è grado è stato tenuto dalla psicologa della scuola, dottoressa Marina Raffaele. Raffaele ha focalizzato lo sguardo sui percorsi e le strategie personalizzate che ogni insegnante può intraprendere per favorire l’apprendimento di ragazzi con bisogni educativi speciali e disturbi dell’apprendimento. “Gli alunni - ha spiegato - non devono essere lasciati indietro rispetto al gruppo classe, vanno accompagnati, e per questo è fondamentale che gli insegnanti siano tutti adeguatamente preparati ad affrontare le situazioni”.

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