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Studenti con disabilità: la maggior parte consegue un titolo di studio
Nel Veneto, la maggioranza degli studenti con disabilità, iscritti alle secondarie di secondo grado, consegue un titolo di studio valido ai fini dell’inserimento lavorativo o al proseguimento degli studi, accanto ad una parte che ottiene l’attestato di credito formativo. Maggioritari gli studenti con disabilità che frequentano gli istituti professionali. Le province di Belluno, Vicenza e Verona presentano una percentuale superiore di alunni con disabilità per i quali, al momento, ci sono le condizioni per ottenere diploma conclusivo del secondo ciclo di istruzione ai fini dell’inserimento lavorativo o al proseguimento degli studi.
Questa è la fotografia che emerge dal monitoraggio condotto dall’Ufficio Scolastico Regionale, Ufficio II, all’interno delle scuole secondarie di secondo grado e presentato il 25 settembre in una conferenza online; sarà a disposizione sul sito dell’Ufficio scolastico regionale per il Veneto. Il monitoraggio prende in considerazione il Pei, Piano Educativo Individualizzato, redatto da un gruppo di lavoro composto da insegnanti, specialisti (psicologi, logopedisti, assistenti sociali), genitori dello studente e, se necessario, dallo stesso studente. Il Pei definisce gli obiettivi educativi, le metodologie didattiche e le strategie per garantire allo studente il pieno sviluppo delle sue potenzialità.
Tre sono i percorsi possibili per lo studente con disabilità: un percorso ordinario per coloro che seguono la programmazione della classe; un percorso personalizzato, che prevede prove equipollenti e garantisce il conseguimento di un diploma finale; un percorso differenziato che prevede una riduzione degli obiettivi di apprendimento e conduce al rilascio di un attestato di credito formativo.
Il monitoraggio ha coinvolto 193 scuole statali (97,5%) e 34 paritarie (36,2%) delle istituzioni scolastiche di II grado del Veneto, con indirizzo liceale, tecnico e professionale.In totale, 2843 studenti con disabilità frequentano gli istituti professionali, contro i 1192 dei licei e i 1214 degli istituti tecnici.
Introducendo i lavori il direttore Marco Bussetti ha ringraziato l’Ufficio II per il prezioso lavoro svolto: “Un lavoro non semplice. Abbiamo fatto una fotografia al 30 aprile del 2024. Una foto utile per analizzare alcuni aspetti. Daremo continuità a questo lavoro. Rilevo l’impegno delle scuole, testimoniato dalla presenza, nella quasi nella totalità degli Istituti, del referente per l’inclusione. Per noi è un obiettivo fondamentale coinvolgere sul tema inclusione all’interno del processo formativo non solo le persone con disabilità ma tutta la comunità educante, i nostri studenti e studentesse e ovviamente i docenti”.
I licei di Padova, Vicenza e Belluno si collocano al di sopra della media veneta (22,7%) nella frequenza di alunni con disabilità. Il monitoraggio evidenzia che in generale la maggior parte degli studenti con disabilità sceglie un istituto professionale (54,2%), seguito dagli istituti tecnici (23,1%) e dai licei. Per gli istituti tecnici, spiccano le province di Venezia (32,1%), Padova e Vicenza. Tra gli istituti professionali, Treviso arriva al 66,7%, seguita da Belluno, Rovigo e Verona, mentre la media veneta per i professionali è del 54,2%.
Un dato interessante riguarda la tipologia di percorso didattico seguito dagli alunni con disabilità che comporta esiti finali diversi. Il percorso ordinario è il meno frequente (15,0%), tuttavia insieme al percorso personalizzato con prove equipollenti (43,7%) risultano i due percorsi maggioritari, mentre il percorso differenziato è seguito dal 41,3%.In media, il 58,7% degli studenti con disabilità potrà conseguire un titolo di studio valido per il proseguimento degli studi o per l’inserimento nel mondo del lavoro, salvo eventuali variazioni di percorso nella classe quinta.
La provincia di Belluno presenta una distribuzione diversa rispetto alla media regionale: la percentuale del percorso differenziato si riduce al 26,1%, mentre il 73,8% degli studenti con disabilità potrà conseguire un titolo di studio valido (contro il 58,7% regionale). Anche Verona si distingue con una percentuale di percorso differenziato pari al 31,9%. A Vicenza, il percorso differenziato è seguito dal 33,8% degli studenti con disabilità, mentre il 58,9% segue un percorso personalizzato, sopra la media veneta del 43,7%. Nel complesso, Vicenza si colloca sopra la media regionale per quanto riguarda gli studenti che potenzialmente potranno conseguire un titolo valido.
Treviso si colloca più vicino alla media regionale, con il 18,5% degli studenti che segue un percorso ordinario, il 33,1% un percorso personalizzato e il 48,4% un percorso differenziato, percentuale più elevata rispetto alla media veneta del 41,3%. A Venezia, il 40,0% degli studenti segue un percorso personalizzato, mentre il 48,8% un percorso differenziato, percentuale sopra la media regionale. La scelta del percorso ordinario è più frequente in Regione negli istituti tecnici (18,6%). È la scelta più frequente negli istituti professionali di Belluno (28,6%) e Rovigo (26,6%).
Infine, il monitoraggio esamina gli studenti che “transitano” da una tipologia di percorso didattico a un’altra. In Veneto, complessivamente, il 4,6% degli studenti con disabilità è passato da un percorso ordinario o personalizzato a uno differenziato, mentre lo 0,4% ha effettuato il passaggio inverso. Molto positivo è il dato relativo alla presenza del coordinatore referente per l’inclusione nelle scuole statali. Tutti gli istituti professionali del Veneto hanno individuato questa figura, seguiti dalla quasi totalità dei licei (99,2%) e dai tecnici (97,3%).