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Elezioni amministrative: al voto gli abitanti di 7 Comuni

I prossimi 8 e 9 giugno

Il primo passo verso le elezioni amministrative del prossimo 8 e 9 giugno lo fanno le liste che hanno governato finora. In Pedemontana del Grappa le candidature venute alla luce del sole, dopo un lavoro carsico di mesi, sono quelle delle giunte uscenti. Messi assieme i sette Comuni tra il Piave e Brenta, Asolo, Cavaso del Tomba, Fonte, Maser, Mussolente, Pieve del Grappa, San Zenone degli Ezzelini, che appartengono al vicariato di Asolo, sono un bel po’ di cittadini, quasi 45 mila.

La zona resta sempre divisa tra ambizioni di campanile e volontà di dialogo per riuscire a fare massa critica rispetto a Montebelluna e Castelfranco Veneto. Da qualche mese la mobilità dentro a questo territorio è profondamente cambiata, in seguito all'apertura della Superstrada pedemontana veneta. Se per molti anni argomento degli scontri elettorali era il no o il sì alla Spv, oggi il tema è la gestione della viabilità di collegamento proprio con la Spv: irrisolta resta la seconda rotonda di San Zenone degli Ezzelini e il collegamento nord sud attraverso il semaforo a tre tempi dell'incrocio di Onè di Fonte sulla statale 248.

I nuovi sindaci avranno un peso determinante anche per disegnare gli equilibri all'interno dell'Intesa programmatica d’area, finora presieduta dalla sindaca di Pieve del Grappa, Annalisa Rampin. Proprio lei deve ancora sciogliere la riserva, ma è certa la sua ricandidatura, se rieletta diventerebbe sindaca per la quarta volta. Questo perché ha ricoperto due mandati come sindaca di Crespano del Grappa e uno, dopo la fusione tra Paderno e Crespano, come sindaca del neonato Comune di Pieve del Grappa. Il tema delle fusioni sarà centrale anche per altri Comuni della zona. Castelcucco da tempo parla con Cavaso e Pieve su possibili progetti di fusione.

Una sorpresa è arrivata da Mussolente dove, con l’apertura al terzo mandato per i sindaci dei Comuni sotto i 15 mila abitanti, si pensava che Cristiano Montagner fosse tentato dalla ricandidatura. Invece le cose sono andate diversamente e lui e la sua lista hanno puntato su un personaggio completamente nuovo, la giovanissima Elena Bontorin. Toccherà a lei far rivincere questo gruppo che ormai governa da dieci anni. Cambia un po’ il nome della lista “Il nuovo patto per Mussolente e Casoni”. Bontorin ha 29 anni, è laureata in Psicologia, assessora alla Cultura, sarà affiancata dall’attuale assessore all’urbanistica Michele Ferronato. Fa un passo indietro anche Valentina Fietta, da sempre vicesindaca e fra gli ideatori del progetto Mab Unesco per la Pedemontana del Grappa.

A San Zenone degli Ezzelini, sulle ali della serie di lavori pubblici che è riuscito a mettere i cantiere in un solo quinquennio, si ricandida Fabio Marin. Da gestire ci sono circa 6 milioni di euro che è riuscito a ottenere e che dovranno essere spesi in futuro. Nella sua lettera ai cittadini per la ricandidatura ha annunciato anche un rinnovo della sua squadra di governo. A Fonte si annuncia il ritorno di Massimo Tondi, dopo la pausa della giunta Ceccato, di cui finora è stato vicesindaco. Insomma, nel segno della continuità si ripresenta la lista “Alleati per Fonte”. Un ritorno che dovrà misurarsi con il problema irrisolto della viabilità del centro di Onè, mentre il territorio è stato messo in sicurezza grazie a una grande vasca di laminazione.

Da tempo la lista “Per Asolo” ha designato il successore di Mauro Migliorini. Sarà l’attuale vicesindaco Franco dalla Rosa, un uomo che conosce alla perfezione la macchina amministrativa, in quanto ha affiancato per dieci anni Migliorini. A Cavaso, Gino Rugolo sta pensando alla ricandidatura, e intanto annuncia l’arrivo di 7 milioni di euro per l'adeguamento sismico e l'efficientamento energetico della scuola Sartor. Ha appena terminato il rinnovo dell’impianto dell'illuminazione pubblica. Secondo la lista “Cavaso viva” queste sono le migliori credenziali per ripresentarsi. Nel segno della continuità pure Maser, Claudia Benedos si ripresenta anche per gestire gli 8 milioni di euro del Pnrr, ottenuti con i progetti di una nuova scuola dell’infanzia e per l'adeguamento sismico della scuola media. C’è da realizzare una grande cassa di laminazione, 11.500 metri cubi, per difendere il paese dalle bombe d'acqua che scendono dalle colline asolane.

In pista, dunque, tutti gli uscenti dei sette Comuni, ora vedremo chi deciderà di contrastarli. Il tempo stringe e presto conosceremo i nomi delle liste che proporranno progetti alternativi.

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