Penso che molti, come me, siano rimasti inizialmente un po’ sorpresi dalla elezione al pontificato del...
Pellegrini da Quinto e Zero Branco al primo Regina Caeli di papa Leone XIV

C’è chi aveva il cuore gonfio di emozione e chi semplicemente si è lasciato abbracciare dal silenzio della preghiera. Sono tornati con lo sguardo acceso i 105 pellegrini della Collaborazione pastorale di Zero Branco e Quinto di Treviso che, domenica 11, hanno vissuto a Roma un’esperienza che resterà scolpita nella loro memoria: la partecipazione al primo Regina Caeli di papa Leone XIV. Nella capitale per un pellegrinaggio giubilare organizzato dalle parrocchie, accompagnati dal parroco di Zero Branco don Davide Menegon e da don Marco Carletto, che come guida ha accompagnato i pellegrini in alcuni luoghi simbolo della città e della cristianità, i pellegrini hanno infatti preso parte, sul sagrato della piazza, alla seconda apparizione pubblica del nuovo pontefice. Una suggestiva coincidenza ha voluto che sabato scorso, poche ore dopo la loro visita a Santa Maria Maggiore – dove si erano recati per rendere omaggio alla tomba di papa Francesco – anche il nuovo Pontefice si sia recato nello stesso luogo. “Essere lì, insieme, a pochi giorni dall’elezione di papa Leone, è stato un dono grande – racconta uno dei partecipanti –. Non dimenticherò mai l’applauso esploso quando è apparso alla finestra e ha iniziato a parlare, per poi intonare il Regina Caeli. Eravamo di fatto tra le prime file di fedeli e questa cosa - considerando che le stime parlano di oltre 100 mila persone presenti - ha reso tutto ancora più speciale”. “Ci portiamo a casa l’immagine di una Chiesa viva, accogliente, fatta di volti, sorrisi, passi condivisi, ma allo stesso tempo di essere stati parte di un pezzo di storia” aggiunge un altro partecipante. “Provo grande gratitudine per avere avuto l’opportunità, all’interno di un pellegrinaggio già intenso e ricco di occasioni di riflessione, di assistere al primo Regina Coeli del nuovo Pontefice. Momenti straordinari che resteranno in me per tutta la vita”.