mercoledì, 21 maggio 2025
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Don Pierluigi Guidolin: la pubblicazione del Seminario sulla figura ricca di un sacerdote e sulla sua eredità

E' uscito con l'editrice San Liberale (collana Testimoni) un volume che presenta alcuni suoi scritti, dal titolo “Adesso, tu sei felice?”. Si tratta di un testo che presenta alcune pagine scelte e alcune testimonianze. Non è stato solo un lavoro di raccolta di testi, ma un primo tentativo di “interpretare” la figura di don Pierluigi e ciò che egli lascia in eredità alla nostra Chiesa diocesana. A San Zenone la prossima presentazione

La “restituzione” del dono che è stato don Pierluigi per la Chiesa di Treviso (secondo la felice espressione utilizzata dal Vescovo nell’omelia per il suo funerale) si arricchisce di un volume che presenta alcuni suoi scritti, dal titolo “Adesso, tu sei felice?”. Si tratta di un testo che presenta alcune pagine scelte, operazione che ha comportato qualcosa di più di una semplice raccolta di materiale esistente. Non è stato solo un lavoro di raccolta di testi, ma in fondo di un primo timido tentativo di “interpretare” la figura di don Pierluigi e ciò che egli lascia in eredità alla nostra Chiesa diocesana, insieme a molti altri sacerdoti e figure significative, come don Claudio Girardi, Luciano Bottan o suor Gina Simionato. In questa ideale “galleria” di testimoni, ognuno con i suoi tratti particolari, guardando alla sola biografia di don Pierluigi si potrebbe concludere che egli ha vissuto il suo ministero in un ambiente molto particolare e per certi aspetti anche molto ristretto come il Seminario. In realtà, leggendo i testi si scopre che l’ambiente di vita privilegiato di don Pierluigi è quello che un teologo contemporaneo ha definito come la “vita totale”, dove tutto è “mescolato”: avvenimenti, relazioni, esperienze. Don Pierluigi ha “frequentato” la vita attraversandola in molte direzioni, animato da quell’istintiva curiosità che lo caratterizzava come persona. Ricostruendo i vari momenti della sua vita, sono emerse come tre “scie”, che lasciano traccia del suo passaggio. La prima scia è il percorso ministeriale di don Pierluigi, che si è progressivamente allargato, anche grazie ai diversi servizi svolti negli uffici diocesani e alla “scoperta” della dimensione giornalistica, con l’ingresso nella redazione di “Vita del popolo”. Questa prima scia è riconoscibile nella prima parte del libro. La seconda scia è rappresentata dall’ampia rete di relazioni coltivate da don Pierluigi, quasi invisibili fili tessuti in modo discreto e fedele nel corso degli anni e che si sono manifestati in occasione della sua scomparsa. La sezione dedicata alle testimonianze ne è evidente segno. La terza e ultima scia è la sua esperienza di uomo e di credente segnato dal tempo della malattia, tempo fruttuoso, anch’esso accompagnato da una corposa tessitura di rapporti personali con i pazienti e il personale medico e infermieristico. Per ognuna di queste scie, nella serata di presentazione a Fanzolo, sono stati proposti alcuni estratti dal libro, che testimoniano la vitalità e la costanza di un sacerdote che è stato educatore, guida, amico, padre spirituale, confessore. Ognuno di questi “volti” di don Pierluigi forma il suo ricordo, espressione di una Chiesa che sa fare memoria e restituire al Signore i doni ricevuti.

Prossima presentazione a San Zenone

Sabato 29 giugno, alle ore 19, nella chiesa parrocchiale di San Zenone degli Ezzelini, sarà celebrata una messa in suffragio per don Pierluigi. La celebrazione sarà presieduta da don Giancarlo Pivato, responsabile del Centro diocesano vocazioni ed educatore della Comunità Vocazionale del Seminario vescovile di Treviso. Seguirà, alle ore 20, la presentazione del libro, che sarà introdotta dalla proiezione di alcune fotografie messe a disposizione da famigliari e amici.

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