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Il risveglio del pastore Benino

“Voi non sapete che belle cose ho visto dormendo...Volgendo lo sguardo verso la buia grotta mi pareva che da là sorgesse una luce immensa”. Così, nella “Cantata dei pastori” del XVII secolo, il giovane pastore Benino, bruscamente risvegliato dal sonno, racconta al padre ciò che stava sognando.

“Voi non sapete che belle cose ho visto dormendo...Volgendo lo sguardo verso la buia grotta mi pareva che da là sorgesse una luce immensa”. Così, nella “Cantata dei pastori” del XVII secolo, il giovane pastore Benino, bruscamente risvegliato dal sonno, racconta al padre ciò che stava sognando. Da allora Benino è un pastore che non manca mai nel presepio napoletano, collocato nella sua parte più alta. Ma il pastore che sogna il presepio dentro il presepio, vedrà ora dissolversi tutto al suo risveglio? Ci sono sogni che non svaniscono quando apriamo gli occhi sulla realtà in cui viviamo, anzi la trasformano. Così il millenario sogno del “Dio con noi” si è incredibilmente fatto realtà duemila anni fa con la nascita di Cristo. “Qui sorge però la grande domanda: ma cosa ha portato Gesù veramente...se non ha portato un mondo migliore?” - si chiede Benedetto XVI - “La risposta è molto semplice: Dio... Ha portato Dio: ora noi conosciamo il suo volto, ora noi possiamo invocarlo”. Non è un sogno quel bambino sulla mangiatoia, è l'infinita tenerezza di Dio deposta nella nostra povera vita. Se lo prendi tra le tue braccia ti accorgi che non sei tua sostenerlo ma è Lui che ti sostiene.

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10/04/2025

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