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Commercio: i tanti fronti caldi a Treviso

L’Ascom cittadino si appresta a festeggiare 80 anni di attività con tante iniziative. Tra negozi sfitti e boom di supermercati...
11/07/2025

Il mandamento trevigiano di Ascom Confcommercio Treviso si appresta a un anno di festeggiamenti per i suoi 80 anni di attività, con iniziative rivolte agli associati e non solo. Un compleanno che l’associazione, che riguarda 68 Comuni della provincia di Treviso (tra cui il capoluogo), comincia a festeggiare nel bel mezzo della tempesta che coinvolge l’unione provinciale (che unisce i mandamenti di Treviso, Asolo, Oderzo e Castelfranco), al momento in situazione di commissariamento. Un compleanno, però, simbolico, visto che Ascom nasce a luglio 1945 dalle macerie della seconda guerra mondiale con la volontà di associare liberamente, inclusivamente e democraticamente le imprese commerciali del territorio: una sfida enorme e senza precedenti, della quale oggi rimane la volontà di “rispondere a un nuovo bisogno della comunità, ovvero la creazione di politiche sociali attive”, come spiega Federico Capraro, presidente del mandamento trevigiano. E, infatti, i fronti “attivi” e roventi sul commercio in città sono parecchi

Negozi sfitti. Calmaggiore sta diventando un deserto. Per ora l’unica iniziativa per tentare l'inversione di rotta è stata la proposta dei temporary shop, con contratti a breve termine e agevolati affinché il commerciante possa valutare la fattibilità di utilizzo dello spazio. È necessario però un intervento da parte del privato: “Il possesso di un immobile nel centro di una città non è come un pacchetto di azioni di una società quotata in borsa - spiega Capraro -, c’è una responsabilità sociale, quello è uno spazio con funzione e interesse pubblici. Noi dobbiamo condividere questa responsabilità come associazione, con l’amministrazione e con i proprietari, trovare soluzioni che servano alla città e che al contempo rendano e tengano alto il patrimonio del privato. Come associazione dobbiamo essere messi in condizione di svolgere la nostra funzione pubblica. Le regole sono state fatte in altri tempi: questi sono diversi e dobbiamo trovare regole nuove”.

Grandi eventi. Mancano pochi mesi ormai alla grande mostra di Marco Goldin “Da Picasso a van Gogh” (della quale Ascom è tra i principali sponsor) e la città viene da settimane calde sul fronte dei grandi eventi, che hanno avuto più o meno successo per gli esercenti del centro. “La soluzione è in una parola: equilibrio - spiega Capraro -. I grandi eventi servono alla città, per l’indotto che creano e per il fatto di portare Treviso all’attenzione di un contesto più ampio. Purché non siano tutti nello stesso posto, nello stesso periodo, e a volte bisogna capire che alcuni devono essere favoriti e incentivati e altri devono essere magari sostituiti, a distanza di tempo, per portare freschezza”.

Boom supermercati. Come dimostrano i numeri divulgati dalla stessa Ascom, il commercio è in sofferenza un po’ in tutti i Comuni del mandamento, in particolare per i settori dell’abbigliamento e degli alimentari (-6,8% di associati nel 2024 rispetto al 2019). Eppure, con le nuove lottizzazioni approvate e avviate (Repubblica 1 e in tempi più recenti Kolbe, Cisole, via Pisa), potrebbe sembrare difficile pensare che l’alimentare sia in crisi. Sul tema risponde di nuovo Capraro: “Dai numeri che noi abbiamo la logica dell’aumento degli spazi della Gdo non corrisponde alla domanda del mercato. In quel caso, infatti, c’è una logica commerciale tra le grandi realtà di saturazione del mercato, perché sono contenitori che vengono realizzati solo per occupare il mercato a discapito dei competitor, nella logica che chi satura per primo vince”. Per il presidente è “un problema che a breve dovranno risolvere tra di loro”, ma intanto si tolgono verde e spazi pubblici alla cittadinanza e i “piccoli” dell’alimentare continuano a soffrire.

Sicurezza. A proposito di ruolo sociale attivo dei negozianti, che con la loro presenza sono un potenziale deterrente per la criminalità “di strada”, sulla famosa zona rossa attorno via Roma, Capraro si dimostra allineato al pensiero dell’Amministrazione: “La zona rossa a Treviso è servita, la situazione di questi giorni è evidentemente diversa rispetto a qualche mese fa. Oggi, in stagione estiva, vale la pena sospenderla e riprenderla a settembre, quando ripartirà il flusso degli studenti, per consolidare ciò che è stato fatto in questo periodo”.

Parcheggi. Capraro ribadisce la necessità di trovare i 400 stalli all’interno delle mura per favorire gli esercenti, indipendentemente da quale sia il luogo in cui trovarli (Cantarane, piazza Vittoria ecc): “Serve trovare una soluzione oggi perché sia messa in atto domani”. E a proposito di parcheggi, non è mancato un commento sulla situazione riscontrata al Dal Negro, dove si sono verificati episodi di bivacco per i quali il Comune dichiara che “la Polizia locale di Treviso ha già effettuato alcuni interventi mirati a prevenire il degrado urbano”, precisando però la richiesta di attivazione della società. Questa la replica di Ascom: “Lo stabile è di proprietà e gestione privata, ma di uso pubblico, dunque non può essere un problema lasciato ai privati. I parcheggi devono essere sicuri, puliti, illuminati, ben gestiti, ma anche presidiati”.

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