martedì, 09 dicembre 2025
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A Mirano si studia in patronato

L'iniziativa lanciata dalla parrocchia di San Michele dopo un confronto con l'Amministrazione comunale e le Forze dell'ordine. Così i giovani "escono" di casa

“Francesco, come va?”. “Bene! Anzi, insomma… A casa è un po’ complicato studiare, ora che non posso andare in biblioteca”. Al che, segue una domanda spontanea: “Vuoi venire a studiare in patronato?!” Risposta: “Sarebbe fantastico!”. Così è iniziata un’esperienza che da qualche settimana è stata avviata nella parrocchia di San Michele a Mirano. Sono stati messi a disposizione degli studenti maggiorenni gli spazi del patronato e di un piccolo oratorio a fianco al duomo, tante stanze ampie e ora più libere del solito, perché molti incontri parrocchiali si fanno ancora online.

Da cosa nasce cosa, e così si è potuto realizzare questo desiderio che accompagnava da un po’ anche i ragazzi del circolo Noi. Dice Alice, 22 anni: “Noi giovani, fermi da quasi un anno con le attività ricreative concrete per la nostra comunità, ci siamo interrogati su cosa potessimo fare per gli altri, in particolare su cosa potessimo fare per gli altri giovani”. E Riccardo, 21, spiega: “I ragazzi tra i 18 e i 25 anni son stati trascurati un po’ da tutti. Noi lo capiamo perché ne facciamo parte. E quindi abbiamo pensato di ridare loro uno spazio. Creando una sorta di aula studio possiamo riacquistare uno spazio indipendente in cui produrre, concentrarci, ricostruirci. In cui ritrovare un barlume di normalità e di contatto con l’altro”.

“Dopo un confronto con l’Amministrazione comunale e con le Forze dell’Ordine – spiega don Enrico Fusaro, vicario parrocchiale -, abbiamo lanciato la proposta sui canali social e tradizionali della parrocchia, e i giovani hanno cominciato a venire”. Il servizio è disponibile tutti i giorni, mattina e pomeriggio; per usufruirne, è necessario segnalare la propria presenza, visionare un semplice regolamento e firmare un’autodichiarazione mod. Covid. A ogni accesso, lo studente compila un registro delle presenze e occupa la propria postazione, ben distanziata, che poi igienizza al termine dello studio. Tra le prime ad arrivare in patronato c’è Silvia, 20 anni: “Vengo qui perché è un luogo tranquillo, silenzioso e accogliente dove studiare in totale sicurezza; non è semplice in questi tempi riuscire a concentrarsi nella propria stanza, in cui magari si passa anche tutto il resto della giornata. Questo quindi diventa sia un modo efficace per passare gli esami, sia un’occasione di socialità (seppur distanziata) della quale in questo periodo sentiamo tanto la mancanza... E si sa che studiare in compagnia è sempre molto più stimolante!”.

“E’ bello vedere che dai bisogni concreti e dalla condivisione delle idee nasce qualcosa di buono per tutta la comunità – sottolinea don Enrico -. Sono felice che la parrocchia possa offrire il proprio cuore e il proprio spazio ai giovani, e la trovo una bella occasione per incontrare e servire i ragazzi anche in questo tempo complicato, ma che riserva inattese opportunità”.

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