La settimana scorsa abbiamo pubblicato una presentazione della lettera apostolica di papa Leone sull’educazione:...
Presentato il nuovo progetto per la Camera di commercio
La Camera di commercio resterà nel cuore della città e lo farà in grande stile. È stato, infatti, presentato, in questi giorni, il progetto di ammodernamento dell’edificio in piazza Borsa, che il suo progettista, l’architetto Gianfranco Trabucco, definisce, con emozione, “un organismo capace di accogliere le persone” e il presidente, Mario Pozza, “una sede degna per la casa dell’economia cittadina”. Il progetto è da 12 mila metri quadri (4.500 per la Camera di commercio, circa 2 mila di autorimessa e altri 4.500 da immettere nel mercato) e vedrà un investimento di 45 milioni: entro fine 2026 si andrà in gara e sono previsti circa tre anni per la realizzazione. Potremmo, dunque, aspettarcelo terminato per la fine di questa decade.
Di fatto, il progetto ripensa l’involucro dell’edificio come luogo da attraversare e da vivere, dedicando ampio spazio al verde, per un dialogo costante con i giardini di Sant’Andrea e il fiume: così l’edificio, tra portici (ampio quello lungo via Toniolo, pensato con i negozi), svuotamenti (sono previsti due cavedi centrali) e vetro, che si dovrebbe dissolvere nella natura. Vetro, legno e pietra concorreranno a questo scopo, ma non mancherà un’attenzione speciale alle nuove tecnologie, come, ad esempio, i pavimenti fotovoltaici per il tetto giardino e accorgimenti antisismici. L’aspetto razionale delle facciate, ripulite dal superfluo, garantirà la continuità nell’aspetto, nonostante entrino di prepotenza l’elemento verde e il legno, soprattutto nel fronte verso i giardini e il fiume, ai quali si potrà accedere attraversando l’intero edificio, a partire da piazza Borsa. Uno spazio permeabile, dunque, e pensato per la fruizione di tutti.
Nel frattempo, la Camera di commercio traslocherà a palazzo da Borso in gennaio (salvo ulteriori proroghe, causa lavori di ristrutturazione andati per le lunghe), altri uffici sono già trasferiti in una sede in via Pinelli. Nel 2026 scatterà, dunque, la “fase 2”, in cui ci si aspetta la gara d’appalto che, per velocizzare i lavori, sarà probabilmente integrata: progettazione e esecuzione affidate a un’unica ditta, che, così, potrebbe stabilire come gestire i 4.500 metri quadri da immettere sul mercato, al momento progettati adattivi tra dirigenziale e commerciale (un ristorante panoramico sul tetto è già dato per certo, così come la caffetteria affacciata sui giardini di Sant’Andrea), di modo da coprire in buona parte le spese di realizzazione. Ci sarà anche una piccola parte a uso residenziale. L’edificio potrebbe, dunque, essere pronto per il 2030, a voler essere ottimisti. Può darsi che per quella data saranno ripensati anche piazza Borsa e i giardini di Sant’Andrea, per valorizzare al meglio tutta l’area in cui insiste l’edificio.



