Penso che molti, come me, siano rimasti inizialmente un po’ sorpresi dalla elezione al pontificato del...
Castelfranco: tutto esaurito ai corsi sull'orto biologico
Corinna Reganato, classe 1975, agroecologa, intercetta un crescente interesse. Le lezioni, interamente gestite online, iniziano il 23 febbraio e sono promosse insieme all'associazione frazionale di Salvarosa in collaborazione con la scuola esperienziale itinerante di agricoltura biologica

Di nuovo un successo di partecipazione per il nuovo corso sull’orto biologico familiare che Corinna Raganato, classe 1975, agroecologa di Castelfranco, sta organizzando a partire dal 23 febbraio.
Interamente gestito online - a causa del Covid-19 - è promosso insieme all’associazione frazionale di Salvarosa in collaborazione con la Scuola esperienziale itinerante di agricoltura biologica, e si svilupperà in 6 lezioni di un’ora e mezza durante le quali saranno illustrate le principali tecniche di realizzazione di un orto familiare con metodo biologico.
Iscritte, stavolta, circa cinquanta persone, ma la partecipazione è stata numerosa anche nelle passate edizioni online, durante il primo lockdown dello scorso anno: “Ci sono persone in pensione che desiderano convertire il proprio orto, chi vuole avviarlo per autoproduzione e consumo, giovani che coltivano questo interesse collegato alla cura dell’ambiente e della natura - racconta Corinna Raganato -. Si collegano da tutto il Veneto, anche se abbiamo anche alcune presenze da fuori regione. Questi percorsi sono sempre molto frequentati, perché c’è la volontà di prodursi cibo con un approccio sostenibile, attento all’ambiente, capace di curarne la fertilità ed evitare lo sfruttamento del suolo”. Motivo per cui, in questi corsi, si approfondiscono le strategie per la cura della biodiversità, il mantenimento degli equilibri ecosistemici in un approccio globale di sostenibilità che tiene insieme diversi ambiti: socio-culturale, ambientale, economico, politico.
“La Scuola esperienziale, nata 15 anni fa con l’obiettivo di trasmettere in modo trasversale, sul campo, i saperi collegati all’agricoltura biologica sta lavorando intensamente - prosegue Raganato -. Decine di realtà del territorio fanno riferimento a questa esperienza di formazione informale ma efficace, capace di condividere un «know how» concreto di conoscenze e insegnamenti”, dall’Alternativa di Vascon di Carbonera, alla cooperativa agricola Topinambur di Monigo, dalla Conca d’Oro di Bassano, all’azienda agricola Easy Bisi di Giorgia Tonon, tra Conegliano e Vittorio Veneto.
Alla scuola, ma anche ai corsi informali, arrivano dunque persone che considerano l’agricoltura biologica non, semplicemente, un settore in crescita, ma, soprattutto, uno stile di vita e un modello di sviluppo sociale ed economico rispettoso della terra e degli uomini, capace di incidere nei comportamenti e nei consumi.
“In territorio castellano abbiamo avviato in questa prospettiva una bella esperienza anche la scorsa estate. La parrocchia di Campigo ha trovato un terreno vicino al cimitero, in cui coinvolgere i giovani che non potevano vivere l’esperienza del camposcuola, causa pandemia, a realizzare un orto. Insieme abbiamo condiviso i primi rudimenti, lavorato il terreno predisposto tutto per la raccolta dell’autunno/inverno. Il ricavato è andato in beneficenza”. I ragazzi hanno attivamente partecipato a questa iniziativa.
Per chi fosse interessato al corso in partenza o a mettersi comunque in contatto con l’agroecologa scrivere a corinnaraganato@agroecologa.com o chiamare il numero 3292141310.