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Castelfranco: una sala polifunzionale in patronato per le parrocchie cittadine

Lavori in corso nella sala cinema del Patronato in Borgo Pieve, con l’obiettivo di realizzare un ambiente polifunzionale capace di ospitare fino a 150 persone per incontri e riunioni, ma anche le attività estive del Grest della collaborazione e le iniziative della pastorale giovanile.

Lavori in corso nella sala cinema del Patronato in Borgo Pieve, con l’obiettivo di realizzare un ambiente polifunzionale capace di ospitare fino a 150 persone per incontri e riunioni, ma anche le attività estive del Grest della collaborazione e le iniziative della pastorale giovanile. L’opera prevede la realizzazione delle vie di fuga nel rispetto delle norme antincendio, il controsoffitto tecnico e il riscaldamento in pompa di calore, alcune contropareti e una bussola all’ingresso, l’insonorizzazione e le apparecchiature video e audio. I lavori, già cominciati ad inizio anno, si concluderanno entro il mese di maggio. Il costo complessivo dell’operazione si attesta attorno ai 100 mila euro.
“Il restauro della sala cinema rappresenta il primo passo di una concertazione tra le parrocchie di Duomo e Pieve dal punto di vista economico e di gestione della struttura - spiega don Luca Guzzo, vicario parrocchiale alla Pieve -; abbiamo sottoscritto una convenzione per l’utilizzo di quel luogo tenendo conto di due aspetti fondamentali: la logica della collaborazione pastorale e la destinazione del Patronato ad uso della realtà giovanile”.
L’anticipo da parte del Duomo della quota parte di competenza per l’utilizzo della sala insieme ai contributi raccolti dai parrocchiani e all’impegno economico della Pieve permetteranno i lavori di restyling.
“Abbiamo pensato tra sacerdoti delle cinque parrocchie della collaborazione di unire le forze per rivalorizzare il Patronato a favore dei giovani della città - spiega don Dionisio Salvadori, coordinatore della Collaborazione - e di aiutarci anche concretamente per il restauro e la messa a norma della sala. Ringraziamo don Paolo e la comunità della Pieve che pur tra non poche emergenze ha dato priorità ad un servizio pastorale così necessario e provvedenziale per la nostra città. La riapriranno durante il cammino sinodale e questo mi sembra un bel segnale e un augurio di impegno pastorale per il futuro delle nostre comunità”.
“Il Patronato è il luogo destinato alla pastorale giovanile delle nostre parrocchie che qui si ritrova tutti i giovedì sera, oltre 170 ragazzi - sottolinea don Luca -; gli scout sono presenti con la branca dei lupetti ma presto dovrebbe arrivare anche il reparto. C’è l’attività del Noi, la sala prove per la musica, le feste, l’Azione cattolica”. Un paio di anni fa, in effetti, le parrocchie della collaborazione avevano steso un progetto ampio e importante sulla pastorale giovanile e le opportunità da realizzare al Patronato, compresa l’ipotesi di assumere un operatore qualificato. “Ci lavoriamo un po’ alla volta, tra gli obiettivi ora c’è quello di aprire sempre più il Patronato al territorio - precisa don Luca -. Per questo stiamo pensando di avviare una iniziativa a favore gli universitari, offrendo loro un luogo dove studiare”.
Tra i desideri anche la ristrutturazione complessiva dello stabile, che tuttavia è complessa non solo per le coperture finanziarie ma anche perché si tratta di un edificio del ’700. (F.G.)

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