venerdì, 01 agosto 2025
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Gli interrogativi a proposito del volo libero sul Monte Grappa

L’incendio, presto domato, a Borso del Grappa pone diverse questioni. Moltiplicate le presenze turistiche, ma restano alcuni problemi legati alla mancanza di zone attrezzate

“Non voglio neppure pensare che qualcuno abbia agito volontariamente per provocare l’incendio sul versante sud del Monte Grappa”. E’ perentorio il sindaco di Borso del Grappa, Fabio Dall’Agnol, nell’escludere la matrice dolosa dell’incendio che si è sviluppato a Pasquetta nella valle della Cornosega e che è ripartito poi nella giornata successiva. Un incendio domato con l'intervento dell’elicottero e che rischiava di fare gravi danni al Massiccio. L’evento ha lasciato molti dubbi, vista la contemporaneità con lo svolgimento del trofeo Montegrappa per il volo libero. Qualcuno ha fatto l’ipotesi che l'incendio sia stato provocato per far volare l'elicottero del Direttore delle operazioni di spegnimento, Dos, in zona e impedire quindi il volo libero, in particolare quello dei parapendio. Nei giorni scorsi il sopralluogo di Veneto agricoltura, dei Carabinieri forestali e dei volontari della Protezione civile non ha evidenziato elementi dolosi, ma solo la possibilità della disattenzione.

La sola ipotesi che qualcuno desideri fermare l’attività di volo libero, fa pensare a una certa ostilità verso quest'attività. Si deve ricordare che in pochi anni Borso del Grappa, Pieve del Grappa, Romano d’Ezzelino hanno moltiplicato le presenze turistiche con l'introduzione del volo libero. L'Intesa programmatica d’area, Terre di Asolo Monte Grappa, recentemente, ha presentato il suo nuovo marchio, proprio tra i prati di atterraggio dei parapendio a Borso del Grappa. Restano però, come segnala lo stesso sindaco di Borso, alcuni problemi legati alla scarsità dei parcheggi, alla dispersione dei rifiuti e ai numerosi danni alle proprietà private per errori di manovra dei piloti di parapendio. “Abbiamo previsto zone per la realizzazione dei parcheggi e ci auguriamo che il consorzio turistico Vivere il Grappa possa presto realizzarne. Così pure per i rifiuti prevediamo spazi e contenitori specifici. Quanto ai danni ai privati ,ogni pilota deve munirsi di assicurazione prima di ottenere la fly card e volare sul Grappa. Stiamo facendo tutto il possibile per valorizzare in maniera equilibrata questa attività che porta occupazione giovanile e risorse nel nostro territorio”.

Che qualcosa di più si possa fare lo segnala anche Fausto Bosa, presidente della Confartigianato di Asolo e Montebelluna e lui stesso pilota appassionato del volo libero. Pone l’accento sulla scarsa manutenzione dei boschi. “Sono stati proprio i piloti a segnalare l'incendio anche se sul Grappa non arriva ancora il segnale dei cellulari. Sono state progettate sei antenne, ma tutte sono ferme. A Cima Grappa non è stato coinvolto Onor Caduti che gestisce il sacrario, mentre a Paderno del Grappa il posizionamento dell’antenna non ha tenuto conto degli usi civici”. Ancora si attende l’elettrificazione del Massiccio, mentre la regolamentazione delle aree di decollo è la stessa delle aree “silvo pastorali”, dove non si possono realizzare opere. “In questo contesto potrebbe capitare che i piloti scelgano Francia, Svizzera e Bulgaria, più attrezzate ed efficienti di quella di Borso del Grappa”.

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