venerdì, 05 settembre 2025
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Terraglio Est, taglio del nastro per il cantiere del secondo stralcio

Il tratto di strada collegherà viale delle Industrie di Dosson di Casier con la rotonda dell’ospedale di Treviso

Il consueto colpo di benna, secondo le liturgie delle inaugurazioni alla Luca Zaia, quindi via al cantiere per le opere di completamento del Terraglio Est, il secondo stralcio, il tratto di strada che collegherà viale delle Industrie di Dosson di Casier con la rotonda dell’ospedale di Treviso.

La cerimonia di inaugurazione si è tenuta mercoledì mattina, 3 settembre, al confine fra Casier e Treviso, dove si innesterà la nuova opera, a collegamento di quella già esistente, che va dal casello autostradale di Preganziol alla zona industriale di Dosson. Presenti alla cerimonia tutte le massime autorità della Regione, dal presidente Zaia alla vice Elisa De Berti, assessora con deleghe ai Lavori pubblici e Infrastrutture (che ha preferito non parlare), a presidente e direttore generale di Veneto Strade, Marco Taccini e Giuseppe Franco, al presidente della Provincia di Treviso, Stefano Marcon, ai sindaci di Casier e Treviso, Renzo Carraretto e Mario Conte.

Nel complesso, una cerimonia molto sbrigativa, discorsi succinti e poche chiacchiere, quasi un dovere di fine mandato per la Giunta Zaia, presidente che si è fermato solo il tempo necessario per le interviste dei numerosi giornalisti, per poi fuggire via, verso il Lido di Venezia. Una fotografia l’ha riservata volentieri a un cittadino di Preganziol, che si è presentato all’inaugurazione con uno scatolone di una vecchia raccolta firme (per un attimo, tutti hanno immaginato fosse una protesta...), invece, il signore ha detto: “Sono qui per festeggiare! È da anni che attendiamo quest’opera. Fra il 2012 e il 2013 raccogliemmo oltre 2 mila firme a sostegno del progetto”.

Il secondo stralcio del Terraglio Est avrà un costo totale di quasi 39 milioni di euro, finanziati dalla Regione e dal Fondo per Sviluppo e Coesione 2021/27. Il tracciato su cui si lavorerà è di 3,3 chilometri (di cui 1,7 km è strada ex novo); ci saranno due rotonde e due sottopassi stradali; ci sarà una pista ciclabile su entrambi i lati. I lavori dovrebbero concludersi entro il 2026.

Luca Zaia ha sottolineato che il Terraglio Est “rientra fra le infrastrutture complementari del Passante di Mestre, al quale si aggiungerà, finalmente, anche il 4° Lotto della tangenziale a Treviso, per, poi, arrivare fin su alla Pedemontana. Quest’opera era una priorità, ovvio che nuove strade rappresentano una ferita, comprendiamo ci fosse una preoccupazione dei cittadini, ringraziamo i privati che cederanno terreno per il bene della comunità, questo è un progetto che riqualifica l’area di Treviso Sud, attraversata da traffico importante”.

Hanno parlato di “opera sostenibile, di valore sociale (perché collega alla Cittadella del Ca’ Foncello), non solo economico, voluta da tutti gli imprenditori locali, da almeno 50 anni, che sgrava i centri urbani dal traffico pesante”, tutti gli interlocutori. Il presidente della Provincia, Marcon, ha ringraziato esplicitamente anche i comitati di cittadini, “perché – con le loro indicazioni – un contributo buono lo portano sempre”. Riferimento rivolto forse alla onlus Salvaguardia Ambiente Treviso-Casier, che adesso ha deciso di sciogliersi, ma che per vent’anni ha proposto iniziative alternative al Terraglio Est, definita “opera totalmente inutile, spreco di soldi e territorio, persa l’ultima occasione di utilizzare la A27 come vera tangenziale di Treviso, area dell’ospedale destinata a perenne ingorgo, e soprattutto: una mancanza di visione strategica della mobilità. Solo strade, strade, strade”.

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