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Montebelluna: progetto Polaris, rivolto alle donne vittime di violenza
Scardinare il male appena nasce, ma anche educare uomini, donne e bambini alla cultura del rispetto di genere perché la violenza non trovi terreno fertile, è l'impegno che accomuna tutti gli attori di Polaris
Le novità del progetto Polaris rivolto a donne vittime di violenza di genere e sostenuto da Enti pubblici, privati e dal volontariato, sono state presentate a Montebelluna giovedì 28 ottobre da Laura Miotto, coordinatrice del centro antiviolenza Antares, insieme con i rappresentanti dei Comuni aderenti e alla psicologa della coop l'Incontro.
All'edizione passata, il progetto aggiunge il potenziamento dei servizi e la capillarità nel territorio dell'Ulss 2 che copre i 95 comuni, grazie anche al contributo economico di 47.500 euro del Fondo Intesa San Paolo.
Le donne non devono più affrontare chilometri per cercare la riservatezza: la ramificazione dei servizi offre loro la tranquillità anche in luoghi vicini. Là, vengono accolte in un abbraccio difensivo sia negli incontri personali sia in quelli di gruppo, utilissimi per anche capire che il problema riguarda molte persone. Là trovano sostegno nelle fasi di inserimento lavorativo e abitativo, punto di ripartenza basilare.
Scardinare il male appena nasce, ma anche educare uomini, donne e bambini alla cultura del rispetto di genere perché la violenza non trovi terreno fertile, è l'impegno che accomuna tutti gli attori di Polaris, un impegno che va dalla prevenzione, al contrasto, al sostegno nel rientro in società grazie all'autoaffermazione e all'autonomia recuperate.
Altro tassello è la rinnovata collaborazione con i Pronto soccorso di Montebelluna e Castelfranco che, a fronte di evidenti violenze, possono chiedere l'intervento di un’operatrice.
Negli ultimi anni sono giunte ad Antares oltre 321 richieste di aiuto; Casa Aurora, struttura di accoglienza protetta, ha ospitato 11 donne e 14 bimbi (2019-20) e sono stati 59 gli uomini che hanno contattato lo spazio di ascolto Cambiamento Maschile per chi agisce violenze nelle relazioni affettive.
C'è stata una crescita esponenziale di criticità emerse, grazie alla presenza dei servizi specifici nel territorio, ha commentato Laura Miotto.
Alla presentazione del Polaris2, che fa capo al centro antiviolenza “Stella Antares” e viene gestito dalla cooperativa “Una casa per l'uomo”, hanno partecipato gli assessori dei Comuni aderenti al progetto: Maria Bortoletto di Montebelluna, Andrea Canil di Asolo, Martina Bertelle di Valdobbiadene, Elena Bigliardi di Pieve di Soligo, Denisse Edith Braccio di Vedelago e Gloria Tessarollo di Treviso (in collegamento online). Il comune di Treviso ha attivato, insieme con lo spazio di ascolto montebellunese, uno Sportello per gli uomini, che sviluppa un programma nell'arco di due anni con incontri settimanali.