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Spv: anche per il Tar la Regione deve 4 milioni di Euro al Comune di San Zenone per le mancate opere compensative

Questa mattina, nella posta dell’avvocato Stefano Zoccarato, legale del Comune di San Zenone, è arrivata la sentenza della seconda sezione del TAR del Veneto che condanna la Regione a pagare i danni conseguenti alla mancata esecuzione dell’accordo di programma del 2012. Il sindaco Marin: ““Abbiamo sempre tentato il dialogo, sempre orientati a dare gradualità al progetto deliberato dalla Conferenza dei Servizi del 2020, alla presenza di tutti gli enti interessati. Di fronte, un atteggiamento pilatesco e una grande supponenza”

Soccombe per la quarta volta la vicepresidente della Regione del Veneto con deleghe ai Lavori pubblici, Infrastrutture e Trasporti, Elisa De Berti. Un fine mandato segnato dall’ennesima sconfitta giudiziaria di “Golia”, la Regione Veneto, contro il “Davide”, il Comune di San Zenone degli Ezzelini. Questa mattina, nella posta dell’avvocato Stefano Zoccarato, legale del Comune di San Zenone, è arrivata la sentenza della seconda sezione del TAR del Veneto che condanna la Regione a pagare i danni conseguenti alla mancata esecuzione dell’accordo di programma del 2012.

In quell’accordo il presidente Luca Zaia e l’intera Giunta si impegnavano a finanziare le opere compensative della Superstrada Pedemontana Veneta; in cambio, il Comune ritirava tutte le cause contro il tracciato. Un accordo chiave per consentire il proseguimento dei lavori della Spv. Per Elisa De Berti, sostenuta dal governatore Luca Zaia, quell’accordo non aveva alcun valore (l’unico ente competente a finanziare i lavori era la Provincia di Treviso), anche se sottoscritto dalla Giunta al completo e dallo stesso presidente.

“Dopo tre sentenze a noi favorevoli – ha spiegato in conferenza stampa, oggi 2 ottobre, l’avvocato Stefano Zoccarato di Treviso, contro il quale la Regione aveva schierato un autentico principe del foro come la professoressa dell’Università di Padova, Chiara Cacciavillani – abbiamo avviato una causa risarcitoria perché il Comune rientrasse della cifra che gli era dovuta dalla Regione. Ora questi circa 4 milioni di euro dovranno essere iscritti a bilancio come extra debito, di cui la stessa De Berti e Zaia potrebbero essere chiamati a rispondere presso la Corte dei Conti”.

La sentenza è esecutiva e, pertanto, la Regione potrà fermarne l’efficacia solo presentando un ennesimo ricorso al Consiglio di Stato. Non poteva andare peggio per la Giunta uscente, che si trova con una decisione delicatissima fra le mani e con un “buco” di bilancio di circa 4 milioni di euro.

Emozionato il sindaco Fabio Marin che, in conferenza stampa, non ha potuto non ricordare la durezza con cui l’assessora si è sempre rivolta a lui, senza tenere in alcun conto che era il legittimo rappresentante dei cittadini di San Zenone: “Abbiamo sempre tentato il dialogo, sempre orientati a dare gradualità al progetto deliberato dalla Conferenza dei Servizi del 2020, alla presenza di tutti gli enti interessati. Di fronte, un atteggiamento pilatesco e una grande supponenza”.

Hanno portato la loro solidarietà e le congratulazioni a Fabio Marin il vicepresidente della Provincia di Treviso, Fabio Maggio, e la viceresponsabile regionale di Forza Italia, Cristina Andreatta. Presente anche all’incontro con la stampa l’ex sindaca di San Zenone, Speranza Marostica, che pose le basi per l’accordo di programma del 2012. “Le sentenze si rispettano – ha detto il vicepresidente Maggio –. Marin è un esempio di buona amministrazione e a tutti dico che gli enti sovraordinati devono aiutare i Comuni”.

All’orizzonte c’è anche un altro possibile fronte. La sentenza del TAR del Veneto apre infatti la strada ad altri ricorsi: i Comuni che avevano stipulato gli accordi di programma per ritirare i vari ricorsi sul tracciato della Spv potrebbero decidere di rientrare in gioco e chiedere anche loro l’attuazione. Non sarebbero pochi: l’allora assessore ai Trasporti, Renato Chisso, ne aveva firmati molti, senza troppa riflessione, purché il tracciato fosse approvato e si arrivasse alla realizzazione della Spv.

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