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Superstrada pedemontana: arrivano gli espropri

L'iter procede speditamente per la disposizione di confiscare i terreni fino a Spresiano entro metà luglio e che, solo per quanto riguarda il comune di Vedelago, sono a quota 155. Ma c'è anche chi non firma.

19/06/2014

Se ne parla da moltissimo tempo, ma ora il nastro di asfalto della Superstrada pedemontana veneta si avvicina al territorio trevigiano e castellano in particolare, dato che stanno partendo gli espropri in previsione dell’inizio dei lavori.
Come sappiamo, la Pedemontana, che nel progetto iniziale, negli anni ‘90, si proponeva come una superstrada gratuita, ora si presenta come un’autostrada a pedaggio, che collegherà Montecchio Maggiore a Spresiano, interessando 22 comuni della provincia di Vicenza e 14 di quella di Treviso, per una lunghezza complessiva di 94,5 km. Il progetto prevede anche la realizzazione di alcune opere di viabilità complementare, tra bretelle di collegamento con i vari centri e complanari.
C’è da dire che originariamente, l’opera avrebbe dovuto essere concretizzata tramite una “finanza di progetto”, ovvero per mezzo del finanziamento, della esecuzione e gestione da parte di un privato che si propone alla Pubblica amministrazione in merito a opere di pubblica utilità, in cambio degli utili che ne deriveranno, da restituire al pubblico entro un periodo stabilito. Ma i fatti smentiscono il proposito iniziale. Infatti, mentre lo Stato contribuirà alla realizzazione del progetto con 370 milioni di euro, la Regione stanzierà 244 milioni di euro, oltre ad impegnarsi a versare 30 milioni annui per 15 anni.
Un altro aspetto da considerare è quello della non trasparenza e della difficoltà che si è incontrata nella richiesta di visionare il progetto completo da parte di chi era senza dubbio titolato a farlo, ovvero i sindaci. Per l’appunto, la possibilità di esaminare il documento è stata negata fino al 14 maggio, in seguito alla presa di posizione di alcuni parlamentari.
Il punto più spinoso rimane comunque quello inerente agli espropri, i quali procedono speditamente per la disposizione di confiscare i terreni fino a Spresiano entro metà luglio e che, solo per quanto riguarda il comune di Vedelago, sono a quota 155.
In vista degli espropri la Coldiretti ha firmato un accordo secondo il quale  ogni agricoltore potrà percepire fino a tre volte il valore della sua coltivazione.  A difesa egli agricoltori e contro questo accordo, è nato un altro comitato che suggerisce di non firmare. La qual cosa non impedisce allo Stato di impossessarsi del terreno ma perlomeno apre la possibilità di un’ulteriore trattativa.
Nel territorio restano i dubbi sull’effettiva  necessità di una tale dispendiosa opera, soprattutto per le modalità con cui viene realizzata. A tal proposito si può citare il Co.Ve.Pa., Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa, che ha proposto soluzioni differenti, con costi inferiori, un minor impatto ambientale ed una maggiore attenzione a quelle che sono le esigenze dei cittadini.

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