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Una nuova primavera per la Collaborazione di Castello di Godego e Loria

Il Vescovo arriva a Godego e a Loria, terra di fiori e vivai. La collaborazione ben avviata tra le cinque parrocchie fa sperare in una positiva evoluzione da un cattolicesimo di tradizione ad una pastorale rinnovata.

12/03/2015

Trova i primi segni della primavera, il vescovo Gianfranco Agostino Gardin, a Castello di Godego e Loria. Soprattutto a Loria, comune disseminato di vivai, giovedì 12 marzo, data d’inizio della visita, saranno ancora visibili le tracce della Fiera dei fiori di Bessica, che si tiene l’8 marzo, quattro giorni prima. Castello di Godego e Loria (con le quattro comunità di Loria, Ramon, Bessica e Castione) formano un’unica Collaborazione pastorale, istituita lo scorso 18 maggio. E la speranza è che questo cammino comune porti ad una “primavera” anche di carattere pastorale.
Don Alessandro Piccinelli, parroco di Bessica e Ramon, è il coordinatore tra i parroci della collaborazione (ci sono anche don Enrico Prete, parroco a Loria, don Luciano Barichello, parroco a Castione e don Gerardo Giacometti, che da qualche mese ha fatto il suo ingresso a Godego). Li abbiamo incontrati tutti prima dell’inizio della visita. “Abbiamo iniziato a collaborare molto prima dell’istituzione della Collaborazione, che è stata lo sbocco naturale di un cammino già iniziato - spiega don Alessandro -. La catechesi è stata il primo ambito di collaborazione: ogni anno una classe per volta - ormai siamo arrivati alla quinta - comincia a fare lo stesso cammino, la stessa proposta, un sacerdote ha una classe a turno e c’è un moderatore che guida le catechiste. Questo ha dato vivacità alle parrocchie più povere e tradizionaliste. Inizialmente c’era qualche diffidenza, ma nel complesso l’accoglienza è stata ottima”.
Altro ambito di collaborazione è la pastorale giovanile. C’è un gruppo giovani della collaborazione, fino ai trent’anni, che vorrebbe coinvolgere tutti, anche gli studenti universitari, e non solo gli animatori ed educatori. Il riferimento di fondo è quello dell’Ac.
Le Caritas di Godego e le associazioni caritative di Loria (in particolare l’Angolo della speranza) stanno entrando in sinergia. “A Loria - spiega don Enrico - c’è questa realtà di volontariato, con la quale collaboriamo molto bene”.
Pastorale familiare e adulti sono ambiti pastorali su cui lavorare per il futuro, riconosce don Alessandro. Ma i sacerdoti non mancano di far notare che non si parte da zero: ci sono gruppi adulti di Ac, due gruppi famiglia a Bessica e Ramon, a Loria Afi e Age rappresentano una bella presenza, a Godego la pastorale famigliare è una realtà consolidata.
Don Gerardo propone alcuni aspetti su cui ragionare: “Qui le condizioni ambientali sono per certi versi favorevoli, si tratta di una zona «tradizionale» che apre ad aggiornamenti ma con cautela. L’attenzione alla nuova evangelizzazione è ancora limitata. Numeri e assetto pastorale ancora tengono, ma la stessa diminuzione del clero chiede aggiornamenti. A Godego siamo passati da tre preti a uno, il modello precedente è difficile da dimenticare. E non va dimenticato che dentro questo modello sono fiorite tante vocazioni. Pensiamo all’importanza del cappellano nella pastorale vocazionale”. Difficile, in effetti, dimenticare che da questi paesi provengono numerosi preti, missionari, religiosi e religiose. Attualmente, come presenze di religiosi nel territorio, vanno ricordati i Salesiani e le Carmelitane di S. Teresa a Godego e le Figlie di Nostra Signora della Pietà a Castione. Interviene don Luciano: “C’erano dodici monache di clausura nel Bolognese provenienti da Castione, ora sono rimaste due. Però da noi c’è ancora un cattolicesimo di tradizione, tanta gente che nutre senso di appartenenza e amore per la comunità”. E non mancano, dice don Enrico, “molti laici con una profonda spiritualità”.
Il discorso si sposta sulle scuole dell’infanzia parrocchiale, cinque su cinque parrocchie. Non mancano i problemi, come dappertutto, ma c’è un positivo rapporto con l’Amministrazione.
Don Gerardo guarda al rapporto con la scuola e il mondo del lavoro: “Vedo che tra non pochi giovani esiste la tentazione di andare subito nel mondo del lavoro, per avere subito una disponibilità economica. In pochi vanno al liceo, Cfp e Alberghiero sono le scuole più gettonate. Più in generale, il tessuto lavorativo assorbe ancora. A sentire la crisi sono soprattutto gli stranieri”. Nel territorio non sono poche le aziende importanti, pensiamo a nomi come Breton, Jolly, Simec, Favini…E poi ci sono i vivaisti, oggi in crisi rispetto a qualche anno fa. “Il primo segno di crisi - fa notare don Alessandro - è quello che non si fanno più straordinari. Poi, il piccolo artigiano spesso oggi lavora da solo, non ha più il dipendente. E gli italiani sono tornati a lavorare per i vivaisti, non solo i rumeni. In ospedale si vedono badanti italiane. E vediamo che spesso le rette degli asili vengono pagate dai nonni.
Qualcosa, nel tessuto economico, non si sa se in meglio, cambierà con la superstrada Pedemontana: “Al momento i supermercati chiudono”, dicono i sacerdoti. Ma nei pressi del nuovo casello c’è già chi si sta attrezzando.

Il programma

Giovedì 12 marzo, ore 20.30, a Bessica: celebrazione di apertura per i fedeli della Collaborazione (interventi operatori past. giovanile, past. famigliare-adulti, carità, catechesi).
Sabato 14 marzo, ore 19.00, a Loria: celebrazione eucaristica per la comunità parrocchiale (presenti gli operatori della pastorale giovanile).
Domenica 15 marzo, ore 9.00, a Ramon:  celebrazione eucaristica per la comunità parrocchiale (presenti gli operatori della pastorale famigliare).
Ore 11.00, a Castello di Godego: celebrazione eucaristica per la comunità parrocchiale (presenti gli operatori della Catechesi).
Sabato 21 marzo, ore 15-18, a C. di Godego:  assemblea dei Consigli pastorali, Cpae e operatori pastorali della Collaborazione.
Domenica 22 marzo, ore 9.00, a Castione: celebrazione eucaristica per la comunità parrocchiale (presenti i Comitati delle scuole dell’infanzia).
Ore 11.00, a Bessica: celebrazione eucaristica per la comunità parrocchiale (presenti gli operatori Caritas, i ministri dell’eucaristia e i gruppi missionari).

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