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Denatalità e scuole: a Treviso chiudono Pascoli e Tommaseo
Nelle scuole trevigiane ci sono sempre meno bambini e il Comune ha, dunque, studiato un piano di accorpamenti per l’anno scolastico 2025-2026, che è stato approvato il 15 ottobre. Trasferimenti sono previsti per le scuole Pascoli e Tommaseo.
“Visti i presupposti di erogazione dei servizi, che prevedono una soglia minima di 30 iscritti per la scuola dell’infanzia, 50 iscritti per la primaria e 45 iscritti per la secondaria di primo grado, e visto il dato storico / statistico della denatalità, si è reso necessario un percorso di razionalizzazione dei punti di erogazione di servizi scolastici”, ha spiegato l’Amministrazione.
In questo senso, nella scuola primaria Pascoli (Istituto comprensivo 1 – Martini), di via Tommaso Salsa, sono stati registrati 27 iscritti, numero sotto soglia, mentre la scuola primaria Tommaseo (Ic3 Felissent), a San Lazzaro, non ha registrato iscritti al primo anno.
Pertanto, a partire dal prossimo anno scolastico, le due classi della scuola Pascoli si trasferiranno alla scuola primaria Masaccio (Ic4 - Stefanini), situate a meno di un chilometro di distanza e dotate degli spazi necessari per accogliere gli alunni. Quelli delle Tommaseo, saranno trasferiti alle Don Milani di San Zeno, appena ristrutturate.
Il nuovo assetto dell’Ic1 sarà il seguente: scuola dell’infanzia Beazzano (Santa Maria Del Rovere) e San Bartolomeo (via S. Bartolomeo), scuola primaria Bindoni (San Pelagio), 1° Maggio (via S. Bartolomeo), La Nostra Famiglia (via Ellero), scuola secondaria di 1° grado Martini (a Santa Maria del Rovere). L’Ic 3 Felissent sarà, invece, costituito da: scuola dell’infanzia Cervellini (in zona Ghirada), scuola primaria Don Milani (via San Zeno), Anna Frank (Santa Maria sul Sile), S. Giovanni Bosco (strada Canizzano), Carrer (via Sant’Antonino), Manzoni (via Sant’Antonino), scuola secondaria di 1° grado Felissent (zona San Zeno).
Le scelte, afferma l’assessora alle Politiche educative Gloria Sernagiotto, sono state prese sentendo i dirigenti scolastici e dopo un confronto con i genitori delle Pascoli. Gli spazi, vuoti, garantisce il sindaco Conte, verranno subito ridestinati con apposito bando, così da garantire servizi e presidi nei quartieri.