venerdì, 16 maggio 2025
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Bando Rilancio, oltre la pandemia

A Treviso con il sostegno del Comune aprono dodici nuove attività commerciali in altrettanti negozi sfitti. Alcune testimonianze di imprenditori che hanno deciso di guardare oltre la crisi e mettersi in gioco

In un momento di grande crisi per tutti i settori dell’economia, a Treviso 12 nuove attività commerciali sono pronte all’aperture in altrettanti negozi sfitti. A sostenere queste nuove idee imprenditoriali il bando Rilancio Treviso 2020 con il quale l’Amministrazione comunale ha stanziato 114 mila euro a fondo perduto per incentivare l’avvio delle attività in locali vuoti da almeno tre mesi.

Questo fondo permetterà di usufruire di vari benefit fra i quali la possibilità di partecipare alle iniziative di formazione, informazione e assistenza fornite dal servizio Intraprendo e dagli uffici collegati alla Camera di commercio, Confesercenti, Confartigianato, Casartigiani, Coldiretti, fondazione “La fornace dell’innovazione” per incontri di consulenza strategica nei primi sei mesi e la possibilità di partecipare gratuitamente a seminari. Infine, la società T2i – trasferimento tecnologico e innovazione e Campus Treviso metteranno a disposizione consulenza agevolata e co-progettazione di laboratori di didattica attiva. “Grazie a queste nuove aperture viene dato un forte segnale di speranza e positività – ha commentato il vicesindaco Andrea De Checchi –. Attraverso il bando «Rilancio Treviso 2020» abbiamo voluto rinnovare l’idea di commercio legata alla qualità e ai servizi. Notiamo peraltro una grande varietà. In un momento difficile come quello che stiamo attraversando è importante vedere anche serrande che si alzano”.

Tra chi ha già aperto e chi aprirà a breve, ci sono attività commerciali di tutti i tipi: c’è una laboratorio di prodotti da forno a Sant’Antonino, un atelier di abiti da sposa in via San Vito, un’agenzia di marketing in viale IV Novembre, una ditta di servizi infermieristici e un’agenzia immobiliare in via Fra’ Giocondo, un atelier di moda in via Municipio, una libreria per bambini in via Piave, un antiquario al Quartiere Latino, un fotografo in via Ortazzo, una start up che si occupa di commercializzazione e salvaguardia di prodotti alimentari locali in via Riccati, un negozio di arredo casa in via Cesare Battisti e un centro dell’udito in via Manzoni.

Il negozio di Nina Srl ha aperto in sordina lo scorso 31 ottobre in via Municipio, senza grandi feste o inaugurazioni. Si tratta a un primo sguardo di uno show room di abiti di alta moda, ma entrando si scopre che quella è solo la punta dell’iceberg. La responsabile, Flavia Petrucco Toffolo è una stilista e designer, ma si occupa anche di comunicazione e di progetti di promozione di un’immagine positiva di sé: “Oltre all’attività del negozio ci interessava aprire per sviluppare l’ufficio – ha spiegato Petrucco –. Qui ci occupiamo di comunicazione e marketing, oltre al negozio fisico promuoviamo anche uno spazio virtuale: abbiamo creato una società con giovani influencer e ragazzi che vengono dal mondo dello sport”.

L’agenzia vuole diventare uno spazio di co-working dove vengono unite diverse professionalità, soprattutto puntando ai giovani e collaborando con altre realtà cittadine: “Solo mettendoci insieme possiamo vincere, per creare sviluppo per la città, – ha continuato la responsabile – perché le idee ci sono, e c’è la voglia di rinascere, ma da soli non si va da nessuna parte”. Nonostante il lavoro proceda al rallentatore in questo periodo, i titolari rimangono ottimisti per il futuro e continuano a macinare idee: a fianco del negozio ha aperto anche una Eco-lavanderia, gestita dal socio di Flavia Petrucco, Marco Cian. Si tratta di una lavasecco che utilizza prodotti e macchinari ecologici e che fa anche consegne a domicilio. L’agenzia di marketing ha creato inoltre una fondazione benefica a sostegno di giovani con disturbi alimentari che vengono accompagnati in un percorso tecnico sportivo, con il sostegno di una psicologa, per diventare promotori di un’immagina positiva e sana, continuando a coltivare i loro progetti di vita e raccontandoli sui social.

Vorrebbe aprire prima di Natale la libreria per bambini e ragazzi di Hilary Milione: “Si tratta di un progetto dedicato alla fascia di età 0-14 anni, con l’idea di proporre laboratori e letture di libri, perché credo sia fondamentale che i bambini, fin da neonati, sperimentino la conoscenza con libri e storie, ovviamente con progetti diversi secondo l’età”. Per i più piccini dunque La tana di Bubu, in via Piave, diventerà un luogo di incontro tra musica, filastrocche e poesie, e per le loro mamme uno spazio in cui condividere sensazioni e confrontarsi.

Hilary ha 32 anni e cinque anni fa, con la nascita del primo figlio, ha perso il lavoro. Tuttavia, proprio la nascita dei suoi due bimbi le ha fatto comprendere l’importanza dei libri: “I miei figli sono stati accompagnati dai libri fin da subito, da neonati erano oggetti con cui giocare, poi storie da ascoltare e anche lavoretti da realizzare sul tema delle storie, insomma uno strumento che li accompagnerà per anni nella crescita”. Oggi dunque Hilary è pronta a realizzare il suo sogno e il suo nuovo progetto di vita, anche se l’emergenza sanitaria spaventa: “Le paure sono tante, dal mettersi in gioco in un’attività in proprio al lavorare con una fascia di età che dicono possa avere un elevato rischio di contagio, ma sono sicura che questa fase finirà e oggi più che mai c’è bisogno di luoghi per i bambini, che sono rimasti isolati a causa della pandemia. Il locale è molto grande e saranno rispettate tutte le norme di sicurezza. Naturalmente non sarà possibile una classica inaugurazione, questo virus ci ha costretti a ripensare tutto, ma andiamo avanti”.

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