Penso che molti, come me, siano rimasti inizialmente un po’ sorpresi dalla elezione al pontificato del...
Manildo chiede al questore più controlli in via Roma
“Nell’incontro di domani chiederò a Prefetto e Questore di capire più chiaramente quanto accaduto nel primo pomeriggio di sabato e mettere in campo più forze di sicurezza – sottolinea il sindaco – e se dovessero emergere problemi legati alla carenza di personale siamo pronti ad andare fino in fondo anche coinvolgendo il Ministro”.

“Chiedo più sicurezza e più controlli per via Roma”. Questa mattina il sindaco di Treviso Giovanni Manildo ha chiamato le autorità di pubblica sicurezza sul territorio, Prefetto e Questore, per chiedere risposte immediate sulla vicenda accaduta sabato in via Roma e per scongiurare il ripetersi di simili fatti.
“Nell’incontro di domani chiederò a Prefetto e Questore di capire più chiaramente quanto accaduto nel primo pomeriggio di sabato e mettere in campo più forze di sicurezza – sottolinea il sindaco – e se dovessero emergere problemi legati alla carenza di personale siamo pronti ad andare fino in fondo anche coinvolgendo il Ministro”.
In particolare a individuare le funzioni di pubblica sicurezza è l’articolo 15 della legge 121 del 1 aprile 1981 secondo la quale “sono autorità locali di pubblica sicurezza il questore del capoluogo di provincia e i funzionari preposti ai commissariati di polizia aventi competenza negli altri comuni”.
Nei mesi scorsi era stato concordato di predisporre delle pattuglie miste tra le varie forze dell’ordine – prosegue il primo cittadino – pattuglie che però fino ad oggi sono state effettuate solo dalla nostra locale. I nostri agenti continueranno sicuramente a svolgere le funzioni che gli competono, i controlli antiaccattoni, antiacol e infine a dare supporto, ma non possono e non possono supplire alle funzioni che sono proprie dello Stato”.
In particolare a chiarire ruoli e competenze è l’articolo 1 del T.U.L.P.S secondo il quale “l’autorità di pubblica sicurezza vigila al mantenimento dell’ordine pubblico, alla sicurezza dei cittadini, alla loro incolumità”(…) Tutte queste funzioni vengono svolte dal Personale di Polizia Municipale in ausilio alle forze di polizia sulla base degli accordi tra Sindaco e Prefetto al quale compete istituzionalmente il compito di garantire l’ordine pubblico e la sicurezza pubblica”.
“E’ necessario poi continuare a lavorare per lo sviluppo di modelli di sicurezza partecipata – chiude il sindaco – che ci coinvolge tutti. In particolare credo che un grosso lavoro debba essere fatto nelle scuole che da settembre continuo a visitare settimanalmente. Con l’assessore alle politiche scolastiche stiamo pensando ad un progetto da avviare proprio negli istituti medi e superiori della città perché si sviluppi in maniera sempre più forte una cultura della legalità”.
Questa mattina inoltre il vicesindaco e assessore alla sicurezza della città Roberto Grigoletto ha ricevuto una delegazione del sindacato di polizia locale esprimendo la massima stima e solidarietà agli agenti “che non hanno la responsabilità dell’ordine pubblico ma che sono sempre presenti con le pattuglie di giorno e di notte e di supporto a polizia e carabinieri”.
Sindaco e vicesindaco incontreranno nuovamente residenti e commercianti nei prossimi giorni, anche per informare dell’esito del comitato ordine e sicurezza chiesto dal primo cittadino a Prefetto e Questore.
Intanto si accende il dibattito nel mondo politico e sindacale dopo i fatti di sabato scorso e dopo le critiche del presidente del Mom Sartor al Sindaco.
Dichiara il segretario cittadino del Pd Andrea Michielan: “L’aggressione all’autista della MOM è un fatto grave, che va condannato e sanzionato; all’autista va tutta la nostra solidarietà. Non serve a niente fare polemica politica su fatti come questi, la zona tra l’altro è critica da decenni, non certo da quando c’è questa amministrazione, chi ci vive e la frequenta lo sa benissimo. Era un posto “caldo” anche con Gentilini. Ora si tratta di prendere le misure adeguate e fare fronte comune, perché di questo c’è bisogno. Gli autisti raccontano di ragazzi senza alcun rispetto, che sfidano gli adulti e l’autorità e questa è una situazione che non si può affrontare divisi. Bisogna agire su più piani, da quello del mantenimento della sicurezza grazie alle tecnologie e alle sinergie tra le forze dell’ordine e sul piano della risposta educativa. Se non si parte dal restituire credito agli insegnanti e alle istituzioni, non aspettiamoci di certo che poi un ragazzo davanti a un autista o a un commesso o qualsiasi altro adulto si comporti correttamente. Lasciamo da parte le divisioni politiche e cerchiamo di fare qualcosa di concreto per i giovani che vengono in centro, che lo frequentano in zone di certo non degradate (come ponte S. Martino) e che dovrebbero socializzare serenamente invece che fare guai e creare problemi”.
Arriva anche un comunicato sindacale: “Le Rsu di Mom congiuntamente alle Segreterie provinciali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uil trasporti, Usb Lavoro privato, Faiba Cisl, condannano il grave fatto accaduto sabato 15 u.s. ai danni di un dipendente MOM e sono a sottolineare, purtroppo, per l'ennesima volta, il degrado sociale nel quale si trovano alcune zone delle città. In occasione dell'incontro tenutosi in data odierna con la Dirigenza MOM si è affrontato e discusso il problema relativo alla sicurezza dei lavoratori. L’Azienda stessa si è impegnata con le scriventi ad implementare la presenza di personale sia a bordo dei mezzi che a terra, ed è già in fase di installazione un impianto di video sorveglianza c/o l’autostazione di Treviso via Lungo Sile Mattei. Inoltre è già stato fissato un incontro con il “Comitato Sicurezza” al quale parteciperà anche il Prefetto. Per quanto riguarda i problemi di ordine pubblico, siamo a sollecitare un'azione del Prefetto e di tutti gli organi competenti, al fine di affrontare quello che, a nostro avviso, è un vero e proprio problema sociale".