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Sacro Cuore: arte e fede si incontrano
Inaugurate le nuove vetrate della chiesa. Oltre a san Giuseppe, raffigurano dei santi contemporanei

Venerdì 17 dicembre, la chiesa del Sacro Cuore a Treviso, dopo sessant'anni dalla sua edificazione, si è arricchita di quattro nuove vetrate artistiche, progettate e realizzate dallo studio Arte Poli. Prima della benedizione del vescovo Michele Tomasi, il parroco don Giovanni Giuffrida ha spiegato all’attento pubblico il percorso creativo che ha portato alla realizzazione delle opere. Disegnate e realizzate con uno stile artistico contemporaneo, ma con figure chiaramente riconoscibili sia per la loro fisionomia, sia per la simbologia che le accompagna e contraddistingue: rappresentano quattro santi contemporanei. Santa Gianna Beretta Molla spicca nell’azzurro del vetro soffiato, con un bimbo in braccio. La pediatra italiana, circondata da simboliche ali che richiamano all’angelica protezione dell’amore che vince la morte, ha in braccio il figlio a cui ha donato la sua stessa vita. Beato Carlo Acutis, tra i più giovani beati contemporanei, è immerso nella campagna umbra (ad Assisi ha voluto essere sepolto, pur non essendo la sua terra). In primo piano vi è il grano, richiamo alla sua devozione all’eucarestia, che si intravede anche nel cerchio luminoso alle sue spalle. La vetrata è caratterizzata dal colore giallo. Vi è poi la raffigurazione di santa Teresa Benedetta della Croce, Edith Stein, raffigurata con la veste dell’ordine delle Carmelitane scalze. I binari alle sue spalle, il filo spinato alla sua destra e la stella di Davide cucita sulla sua veste sono un richiamo alla sofferenza dei campi di concentramento. Anche qui il colore blu è predominante. L’ultimo grande santo è san Giuseppe che, giovane, insegna a Gesù il mestiere di falegname. Le mani dei due si incrociano in un simbolico passaggio di consegna del mestiere e dei suoi valori. La vetrata si distingue per la colorazione rossa. Un cuore con al centro due “L” intrecciate (iniziali di Linda, mancata due anni fa, il cui marito Luciano, in suo ricordo, ha contribuito al finanziamento dell’opera) è stato realizzato e posto al centro dell’altare, ma raffigura anche in piccolo su tutte le quattro vetrate. Arte e fede si sono incontrate, venerdì sera al Sacro Cuore, e anche la musica ha fatto la propria parte. L’orchestra Ensemble strumentale Musicantus, diretta da Alex Betto, ha regalato al pubblico le note di un concerto in Fa maggiore di Andrea Pugliesi e della Messa in Do maggiore K262 di Mozart. Ora non resta che entrare in chiesa e vedere le quattro vetrate, soprattutto quando i raggi del sole, penetrandole, le renderanno ancora più significative.