venerdì, 30 maggio 2025
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Saranno sempre di più i decolli sopra la città

Fa discutere la decisione dei giorni scorsi della commissione di valutazione di impatto ambientale (Via) di approvare l’ampliamento dei voli dell’aeroporto Canova di Treviso. Saranno 22 mila 500 i voli all’anno, il 21% dei quali decollerà sopra il territorio del capoluogo anziché a Quinto di Treviso.

Fa discutere la decisione dei giorni scorsi della commissione di valutazione di impatto ambientale (Via) di approvare l’ampliamento dei voli dell’aeroporto Canova di Treviso. Saranno 22 mila 500 i voli all’anno, il 21% dei quali decollerà sopra il territorio del capoluogo anziché a Quinto di Treviso. Di fatto, gli aerei prenderanno il volo sopra la tangenziale, proseguendo verso via Zermanese, Sant’Antonino e poi Conscio e Casale. Aumenteranno così i cittadini esposti a rumori e inquinamento.

Il sindaco di Treviso Mario Conte e l’assessore all’ambiente Alessandro Manera hanno diffuso una nota stringata di commento, senza entrare nei dettagli tecnici dell’operazione e ribadendo in ogni caso la propria vicinanza a Save, azienda che gestisce lo scalo.

“Si precisa – hanno dichiarato – che si è ancora in attesa della pubblicazione del documento ufficiale della Via nazionale relativa all’approvazione del master plan dell’aeroporto Canova. Attendiamo la comunicazione del documento ufficiale per esprimere valutazioni tecnico-amministrative ed entrare nel merito. In ogni caso, agiremo a fianco di Save, da sempre ottimo interlocutore nella gestione dello sviluppo di una risorsa indispensabile qual è l’aeroporto, al fine di ottenere il massimo delle mitigazioni ambientali e viabilistiche per il Comune di Treviso e i suoi cittadini”.

Un’osservazione, quella sull’ambiente, che arriva assieme alle notizie di uno studio dell’Unione europea, commissione Trasporti e Ambiente, che “incorona” Ryanair, il principale vettore del Canova, azienda di trasporti aerei che inquina di più in Europa.

Il Ministero ha tuttavia anche imposto l’avvio di un controllo da parte di Ulss e Arpav sulla salute pubblica in tutti i territori esposti all’inquinamento dell’aeroporto: Treviso, Quinto e Zero Branco.

Critico il Pd con Andrea Zanoni, consigliere regionale sempre in prima linea nelle battaglie ambientaliste, e Stefano Pelloni, consigliere comunale di Sant’Antonino.

“L’ok al masterplan del Canova è una vera e propria doccia fredda per Treviso – hanno commentato –. E’ grave non aver considerato che viviamo in una situazione di emergenza sanitaria e illegalità dieci mesi l’anno, poiché già a marzo superiamo il tetto massimo di 35 giorni di sforamento per l’inquinamento da polveri sottili. Già adesso ‘bruciamo’ i 35 giorni di bonus in due mesi, se consideriamo che un solo aereo inquina come 600 vecchie auto Euro 0, viene naturale chiedere che impatto possa avere un così cospicuo incremento di voli, quando solo qualche anno fa lo stesso ministero dell’Ambiente indicava in 16.200 la cifra massima sostenibile. Il Canova, va ricordato ai troppi che si girano dall’altra parte, è la principale fonte di inquinamento per Treviso. Si continua a far finta di niente, ma lo smog uccide ogni anno in Italia 80mila persone”.

La politica non è l’unica a esprimere preoccupazione: oltre al comitato contro l’aeroporto, che da anni si batte per la chiusura dello scalo, ci sono i cittadini di Quinto che si sentono abbandonati e lasciati in balia dei disagi e delle emissioni inquinanti che qualcuno pare far capire possano continuare a intaccare il piccolo comune, ma non il Capoluogo che dall’aeroporto trae maggiori benefici a livello di ricadute turistiche.

A Treviso, invece, sono i giovani di Fridays for future a mobilitarsi, consegnando simbolicamente in Comune al sindaco un aereo di cartone per denunciare “il silenzio di Ca’ Sugana sull’approvazione dell’ampliamento dell’aeroporto Canova”. “Questo friday for future l’abbiamo dedicato all’inquinamento dell’aria e all’approvazione da parte della comissione Via dell’ampliamento dell’aeroporto di Treviso – hanno dichiarato i giovani –. Ci è sembrato doveroso sia denunciare gli intollerabili livelli di Pm10, che superano per troppe volte all’anno i limiti consentiti, sia il nuovo piano di Save. Come movimento che lotta contro il cambiamento climatico riteniamo raccapricciante che si continui a investire su quella che è la modalità di trasporto più climalterante in assoluto, ovvero il trasporto aereo. L’aeroporto inoltre insiste su un parco, quello del fiume Sile, che pure dovrebbe essere tutelato in quanto sito di Rete Natura 2000. Non è questa l’idea di territorio e sviluppo che abbiamo in mente!”.

“Si dice molto spesso che il Comune è l’istituzione più vicina ai cittadini – hanno continuato i ragazzi –, che deve risolvere i problemi, che è la porta delle istituzioni, eppure, di fronte a questo problema, che è un problema reale, perché gli aerei inquinano tantissimo e volano ogni giorno sopra Treviso, a pochi metri dai tetti, di fronte a questo ampliamento Mario Conte continua a non dire nulla, e quindi noi gli ricordiamo il problema che dovrà risolvere di qui in avanti, e cioè la salute dei cittadini e l’inquinamento della sua città”.

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