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Visite guidate al Museo Diocesano di Treviso il 14, 15 e 16 febbraio

In mostra anche il restaurato “Cristo coronato di spine”, una delle opere più coinvolgenti e cariche di pathos.

13/02/2014

Una delle opere più coinvolgenti e cariche di pathos del Museo Diocesano di Treviso è il “Cristo coronato di spine” attribuito a Pietro de Saliba. Il volto sofferente, ma allo stesso tempo sereno del Cristo, coinvolge chi lo guarda invitandolo alla meditazione, a soffermarsi sul senso del dono della propria vita che il Redentore ha compiuto per la salvezza dell’umanità. La presentazione di quest’opera, recentemente restaurata, aprirà le iniziative organizzate dal Museo Diocesano di Treviso in occasione della seconda giornata dei musei ecclesiastici.
 
Venerdì 14 febbraio alle ore 17.30 negli ambienti attigui al museo, il restauratore Antonio Bigolin, la cui mano sapiente ha ridonato luce a questo quadro, il cui autore fa parte della scuola del più noto Antonello Da Messina, presenterà il restauro eseguito, mentre il direttore del museo, don Luca Vialetto, illustrerà il significato religioso dell’opera. Sabato 15 e domenica 16 febbraio il museo allargherà per l’occasione l’orario d’apertura (9-12 e 16-20) offrendo la possibilità di partecipare a delle visite guidate (alle ore 9 – 10 – 11 - 17 – 18 – 19) dedicate in modo particolare alla pinacoteca. L’accesso al museo è gratuito mentre per le visite guidate è richiesto un contributo di 5 euro, gratuito per i bambini fino a 10 anni (prenotazioni a eventi@guideveneto.it).
 
Al suo debutto, lo scorso marzo, la Giornata nazionale dei Musei ecclesiastici ha fatto registrare, ovunque,presenze prima mai viste. Facendo scoprire a migliaia di persone la ricchezza e l’interesse degli oltre mille Musei “ecclesiastici”, ovvero Musei Diocesani, di Cattedrali, Chiese, Confraternite disseminati lungo l’intera Penisola, da nord a sud, isole comprese; un immenso patrimonio che ai più è del tutto ignoto,scarsamente segnalato dalle guide turistiche delle città, “snobbato” da un certo ambiente culturale, soffocato da un’immagine di polverosità e noia che è assolutamente lontana dalla realtà di queste istituzioni. La giornata ha avuto il merito di cominciare a far riemergere quelli che apparivano come i “Musei cancellati”, nonostante siano regolarmente aperti al pubblico, siano davvero tanti (più di mille), ricchissimi per patrimonio e per attività e siano ospitati in luoghi e monumenti tra i più belli delle città italiane.
 
L’Amei – Associazione Musei ecclesiastici italiani, sulla scorta della più che positiva esperienza dello scorso anno, ha deciso di rinnovare anche nel 2014 la Giornata dei Musei Ecclesiastici, scegliendo come data il 15 - 16 febbraio, nella ricorrenza del Beato Angelico che l’Associazione ha assunto come simbolo tutelare e che è il patrono degli artisti.
“Le Giornate dei Musei ecclesiastici – ricorda monsignor Giancarlo Santi, presidente dell’Amei - sono una delle tante iniziative che l’Amei ha messo in cantiere per far emergere la forza in parte ancora nascosta della realtà museale ecclesiastica italiana.  L’obiettivo è di far conoscere questo capillare sistema museale, non inferiore né per presenza né per contenuto a quello dei musei di gestione statale o di enti locali. I Musei aderenti e le iniziative proposte da ciascuno di essi iniziative si possonotrovare sul sito dell’Associazione: www.amei.biz.

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