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Piccolo rifugio: periodo ricco di anniversari

“Ogni giorno un sorriso, ogni mese una ricetta”. È questo il titolo del calendario 2026 del Piccolo rifugio di San Donà di Piave, presentato domenica scorsa, nella sede di via Dante. Il progetto, autentico mix di creatività e impegno sociale, è stato realizzato in collaborazione con il gruppo “Le matte a sentimento. Il prossimo anno ricorreranno i 50 anni dalla scomparsa della sua fondatrice Lucia Schiavinato, il 17 novembre 1976

“Ogni giorno un sorriso, ogni mese una ricetta”. È questo il titolo del calendario 2026 del Piccolo rifugio di San Donà di Piave, presentato domenica scorsa, nella sede di via Dante. Il progetto, autentico mix di creatività e impegno sociale, è stato realizzato in collaborazione con il gruppo “Le matte a sentimento”, un gruppo di donne diverse per età e provenienza, accomunate dal desiderio di fare del bene e dalla passione per la cucina.

Il ricavato dell’iniziativa diventerà un mezzo concreto per sostenere chi ne ha più bisogno: sarà, infatti, destinato alle attività dedicate al benessere fisico ed emozionale delle persone con disabilità, che vivono o frequentano quotidianamente il Piccolo rifugio.

Il calendario sarà disponibile nella struttura, con un’offerta consigliata, a partire da 10 euro. È possibile trovarlo anche a Treviso, nell’edicola di via Emilia 25, nel quartiere San Liberale.

“Siamo orgogliose, nel nostro piccolo, di contribuire con questo progetto a sostenere uno di questi luoghi bisognosi di tutto, soprattutto della forza di resistere alla sofferenza. Ringraziamo tutto il personale del Piccolo rifugio per l’accoglienza e per aver ricordato, ancora una volta a tutte noi, l’importanza dello stare uniti, nonostante le difficoltà, le diversità e le avversità”, scrivono le “matte a sentimento” nei loro profili social.

Il Piccolo rifugio si sta preparando a un anno ricco di importanti anniversari: tra poco ricorreranno, infatti, i 90 anni dalla sua fondazione, avvenuta il 23 dicembre 1935, e il prossimo anno i 50 anni dalla scomparsa della sua fondatrice Lucia Schiavinato, il 17 novembre 1976.

Fu la serva di Dio Lucia Schiavinato a prendere in affitto una stanza in vicolo Nuovo, in centro a San Donà, per l’accoglienza di una donna in difficoltà, all’antivigilia di Natale: il Piccolo rifugio presto crebbe e pochi anni dopo si trasferì nell’attuale sede in via Dante, che, da allora, accoglie donne e uomini con disabilità.

Per celebrare il novantesimo dalla nascita, la fondazione Piccolo rifugio, in collaborazione con l’Istituto secolare Volontarie della carità, ha organizzato “Sulle tracce di Lucia”, un percorso storico culturale alla scoperta dei luoghi significativi legati alla vita e all’opera di Lucia Schiavinato, che hanno dato origine alla sua visione e al suo carisma, che la hanno, poi, portata in Italia, dove attualmente sono sei i Piccoli rifugi esistenti, e in Brasile, dove i frutti dell’impegno missionario di Lucia sono le Volontarie della carità, attive nell’attenzione ai più fragili e nella pastorale.

Martedì 23 dicembre, quindi, sono previsti due appuntamenti con “Sulle tracce di Lucia”, alle 10 e alle 15. La partecipazione è gratuita, ma a numero limitato. È richiesta la prenotazione, alla mail sandonadipiave@piccolorifugio.it, o attraverso Whatsapp, al numero 331 5700236. Alla visita delle 10, i cui posti sono quasi esauriti, parteciperà anche il vescovo di Treviso, mons. Michele Tomasi.

A fare da guide saranno la storica e scrittrice Chiara Polita e il consigliere d’amministrazione della fondazione Piccolo rifugio, Gianfranco Cereser.

Le tappe di “Sulle tracce di Lucia” saranno: il municipio di San Donà, in piazza Indipendenza: Lucia fu consigliera comunale e assessora nel Comune di San Donà; piazza Rizzo, dove una targa ricorda Attilio Rizzo, leader della Resistenza nel Sandonatese, con cui Lucia Schiavinato collaborò, ma pure architetto della cappella dell’Adorazione, la chiesetta del Piccolo rifugio; il Duomo di San Donà, la chiesa del funerale di Lucia. Lucia è raffigurata nel mosaico della Cappella dell’Eucaristia; il campiello, che affaccia su vicolo Nuovo, dove Lucia aprì il primo Piccolo rifugio, il 23 dicembre 1935; infine, l’attule sede del Piccolo rifugio, centro della memoria, con la casa e la tomba di Lucia Schiavinato.

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