Indubbiamente, quello che ci appare nel racconto è un Gesù umano, compassionevole e misericordioso verso...
I cinquant'anni del gruppo scout Agesci di Robegano
Robegano l'8 dicembre ha festeggiato i 50 anni di attività del gruppo scout Agesci, sotto lo slogan "Insieme per un segno". Una festa per rinnovare la fedeltà alla Promessa, pronunciata "sul proprio onore", per fare del proprio meglio, per compiere il proprio dovere, verso Dio e verso il proprio Paese, per aiutare gli altri in ogni circostanza e per osservare la legge scout.

Era l’8 dicembre 1972 quando sull’altare del santuario della Madonna delle Grazie di Robegano vennero recitate le prime promesse scout. Sono passati cinquant’anni e il gruppo Agesci, fondato dall’allora cappellano don Antonio Zordan, ha voluto festeggiare l’importante compleanno rinnovando quella fedeltà “sul proprio onore” a fare del proprio meglio per compiere il proprio dovere verso Dio e verso il proprio Paese, per aiutare gli altri in ogni circostanza e per osservare la legge scout.
Una festa – sotto lo slogan “Insieme per un segno” – che ha riunito scout di oggi e di ieri, generazioni di ragazze e ragazzi col fazzolettone rossoblù: sono 800 quelli che in mezzo secolo hanno fatto parte della storia del gruppo, che oggi ha come capigruppo i figli di chi fece la promessa proprio in quel lontano 1972.
“In questi cinquant’anni il gruppo ha continuato a fare attività con l’obiettivo di formare uomini e donne che siano pronti ad affrontare il mondo con la consapevolezza che ciò che rende felici è aiutare gli altri e mettersi al servizio per lasciare il mondo un po’ migliore di come lo abbiamo trovato”, hanno spiegato Elisa Favaro e Andrea Niero, al termine della messa celebrata dal parroco, don Matteo Cecchetto. “Chiedere aiuto a Dio è un aspetto fondamentale della nostra promessa, così come lo è il mettersi in cammino nella fede, sia da parte dei ragazzi che da parte dei capi. Per questo in occasione di questo anniversario - hanno detto i due capigruppo - ci teniamo a ricordare la nostra presenza all’interno di questa comunità parrocchiale, fatta di persone, esperienze, preghiere, sacerdoti, sacramenti, attività e servizi”.
Dopo il rinnovo delle promesse nel cortile della canonica, gli scout di Robegano si sono spostati nell’area verde di via Rossini, dietro le scuole elementari, dove, alla presenza del sindaco Luciano Betteto, sono stati piantati dei nuovi alberi ed è stata scoperta una targa celebrativa. I festeggiamenti – che il 20 novembre scorso hanno visto l’organizzazione di un incontro molto partecipato all’oratorio parrocchiale dal titolo “Edu-Care Ti sta a cuore l’educazione?” – proseguiranno anche nel 2023 con il coinvolgimento della comunità e con un’uscita a fine febbraio con tutti i capi ed ex capi scout di questi cinquant’anni.