Penso che molti, come me, siano rimasti inizialmente un po’ sorpresi dalla elezione al pontificato del...
Noale: la Fornace Cavasin non c'è più
Abbattuto un simbolo di Noale, 50.550 metri quadrati sono stati demoliti e saranno presto rimpiazzati da 71 mila nuovi metri cubi: 51mila destinati ad area residenziale e 21mila ad area commerciale

“Il cuore della fornace è ormai spento, irrimediabilmente”. E’ solo uno dei tantissimi commenti dei noalesi alla notizia della dismissione della “Fornace agli Ongari” . Fondata nel 1948 dall'ing. Cosulich, subito dopo è stata acquisita da Giovanni Cavasin che l'ha diretta per quasi quarantacinque anni dando lavoro a moltissime famiglie. E’ sempre stata là, negli ultimi 60 anni, in mezzo a quelle case che, praticamente, hanno assistito all’intero ciclo vitale di quei mattoni. La demolizione ha creato un vero e proprio velo di tristezza tra i noalesi tanto che, una lettera, pubblicata sul portale cittadino ionoale.it, dal nipote del Cavaliere Cavasin, ha suscitato non poca commozione. "Lo ricordo ancora in cava- scrive Francesco, nipote del cavaliere - mentre con le mani saggiava l'argilla per valutarne la qualità o nel piazzale mentre picchiettava con le nocche delle dita il materiale pronto per la vendita per "ascoltarne" il suono e verificare se era cotto bene. Lui e i suoi operai, uomini d'altri tempi".
Si chiude il sipario, dunque, su un pezzo di storia della Città dei Tempesta. 50.550 metri quadrati sono stati demoliti e saranno presto rimpiazzati da 71 mila metri cubi (51mila destinati ad area residenziale e 21mila ad area commerciale). Le destinazioni d’uso sono state previste dal Piano Regolatore Generale del Comune di Noale, nel 2000 e la riqualificazione di quel sito ha coinvolto ben tre amministrazioni comunali. A testimonianza della principale attività della Fornace, la produzione dei mattoni, il Comune ha imposto il mantenimento del Camino Centrale e delle tre arcate principali della facciata d’ingresso del capannone.
I lavori di demolizione sono propedeutici alla realizzazione del sottopasso di via Ongari, opera già finanziata ed approvata dalla Regione. Saranno realizzati interventi pubblici per un controvalore di circa 2.700.000 euro in opere come: pista ciclabile, allargamento del sedime stradale, rotonda di collegamento con il sottopasso di Via Ongari, aree vedi pubbliche.
“E’ quanto mai palese - osserva il sindaco Michele Celeghin con una nota - che se il privato, proprietario dell’area, non avesse trovato convenienze economiche reali, quel sito sarebbe rimasto una zona di degrado a ridosso del centro storico noalese e, considerati i tempi e gli oramai rarissimi investimenti effettuati in questi ambiti, il rischio di una paralisi dell’area era assolutamente concreto”.