Penso che molti, come me, siano rimasti inizialmente un po’ sorpresi dalla elezione al pontificato del...
San Donà: si conclude la consegna delle mascherine della Regione Veneto
La consegna è stata svolta da dipendenti, volontari singoli e in forma associata (Agesci delle parrocchie di Don Bosco, S. Pio X e Mussetta, Gruppo della Fanfara dell’Associazione Nazionale Bersaglieri di San Donà) che hanno collaborato fattivamente allo smistamento, al confezionamento, e alla consegna a domicilio per le circa 17.600 famiglie del territorio.

Finisce oggi la consegna porta a porta delle mascherine “schermi protettivi” ricevuti dalla Regione Veneto, e inoltre dei depliant con tutti i numeri utili per accedere ai servizi attivati per far fronte all’emergenza. La consegna è stata svolta da dipendenti, volontari singoli e in forma associata (Agesci delle parrocchie di Don Bosco, S. Pio X e Mussetta, Gruppo della Fanfara dell’Associazione Nazionale Bersaglieri di San Donà) che hanno collaborato fattivamente allo smistamento, al confezionamento, e alla consegna a domicilio per le circa 17.600 famiglie del territorio.
“La consegna porta a porta continua ad essere per noi il sistema più efficace per permettere alla gente di stare a casa, limitando la diffusione del contagio; questo ha creato un carico di lavoro notevole per gli Uffici e per le associazioni di volontariato, con tanta fatica e tante ore, tuttavia il risultato finale è stato ottimo: siamo partiti il 23 marzo e nell’arco di una settimana abbiamo raggiunto tutte le famiglie, smaltendo via via le consegne nella stessa giornata in cui arrivavano, a costo di lavorare anche il sabato e la domenica. Abbiamo anche risposto a tutte le segnalazioni di chi non ha ricevuto le mascherine, organizzando consegne specifiche - spiega l’Assessore ai Lavori Pubblici Lorena Marin, che raccomanda – non gettate il depliant con i numeri di riferimento, perché in questi giorni di emergenza può tornare utile per noi o per chi ci sta vicino”.
“Abbiamo fatto la scelte di consegnare due schermi protettivi per ciascun nucleo familiare, principalmente pensando alla persona che si reca a fare la spesa. Siamo partiti dai quartieri e dalle frazioni dove la presenza di contagiati è più elevata, per andare poi a completare con quelli meno colpiti dall’epidemia. Un grande grazie alla generosità dei volontari sandonatesi e dei dipendenti comunali che, anche in questo frangente, hanno fatto la loro parte con dedizione. Rinnovo l’invito a tutti a restare il più possibile a casa, anche se la bella stagione rende tutto un po’ più complicato. Abbraccio virtualmente tutti i cittadini, chiedendo di accettare questo sacrificio che tutela tutti, specialmente le persone più fragili” conclude il Sindaco Andrea Cereser.