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25 aprile, la festa della libertà

Zaia: il 25 aprile sia “un giorno di festa per tutti, senza etichette e colori politici, una festa che unisce, nel ricordo di chi si sacrificò per noi". Festeggiamenti a Treviso e in molte altre località. Una mostra a Montebelluna.

“Domani celebriamo un bene prezioso, probabilmente il più prezioso: la libertà. Lo celebriamo nel ricordo della liberazione del Paese dal nazifascismo, da quell’oppressione violenta e inumana alla quale si ribellarono donne e uomini coraggiosi, nei confronti dei quali la nostra gratitudine non verrà mai meno”.

Lo afferma il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, sostenendo come il 25 aprile sia “un giorno di festa per tutti, senza etichette e colori politici, una festa che unisce, nel ricordo di chi si sacrificò per noi, indistintamente dalle nostre appartenenze sociali, politiche e religiose”. 

“Da presidente di questa Regione – conclude Zaia – rivolgo il mio pensiero ai veneti e a quelle famiglie venete che misero la riconquista della libertà davanti a tutto, prima ancora della loro stessa vita. A vincere fu la resistenza di un popolo, di chi imbracciò le armi ma anche di chi (e penso alle nostre madri e nonne) consentì loro di poterlo fare, svolgendo un ruolo attivo nella difficile sopravvivenza di tutti i giorni, cercando di difendere le proprie case, di salvare figli e anziani, superando dolori e lutti e poter finalmente riassaporare quella libertà di cui noi stessi oggi godiamo”.

I festeggiamenti a Treviso

Questo il programma delle celebrazioni a Treviso: ore 8.45 Deposizione corona d’alloro sul Monumento ai Caduti di via Maleviste – Canizzano; ore 10.00 Ritrovo in Piazza Duomo ; ore 10.30 Cimitero Comunale Maggiore (ingresso delle Autorità da via Pindemonte): deposizione delle corone d’alloro al Mausoleo del Corpo dei Volontari della Libertà, al Sacrario ai Caduti della Seconda Guerra Mondiale, al Campo del Tricolore e al Monumento ai Caduti dell’Arma Aeronautica (uscita da via Terraglio); ore 11.30 Piazza Indipendenza: deposizione delle corone alle lapidi dei Partigiani ed Internati Caduti; ore 11.45 Salone del Palazzo dei Trecento: lettura da parte di una studentessa della motivazione della Medaglia d’Oro al Valor Militare concessa alla Città di Treviso. Discorso ufficiale del prof. Ernesto Brunetta. 
Domenica 1° maggio 2016 ore 11.00 Santa Messa e deposizione corona d’alloro sul Monumento ai Caduti di Sant’Antonino.

Una mostra a Montebelluna

Piccola sorpresa per il 25 aprile: la manifestazione per celebrare la Liberazione dell'Italia si terrà come tradizione ma sarà seguita dall'apertura della mostra dedicata “La seconda Guerra Mondiale e la resistenza nel trevigiano” realizzata alcuni anni or sono dalla Provincia, attraverso la collaborazione con il Foto-archivio storico trevigiano, e l'Istituto per la storia della Resistenza e della Società Contemporanea della Marca trevigiana di Treviso, su disposizione dell'allora assessore alla cultura Marzio Favero, oggi sindaco di Montebelluna.Si tratta di una mostra articolata in una 40 di pannelli bifacciali, che ripercorre la vicenda della resistenza nel territorio trevigiano dall'8 settembre del '43 fino alla fine del conflitto.La mostra è stata allestita presso la sala consiliare cosicché, al termine delle allocuzioni ufficiali, sarà possibile al pubblica effettuare la visita.La mostra presenta un itinerario che ripercorre non solo le vicende della Resistenza ma anche il contesto temporale e i principali protagonisti di una pagina di storia che ha visto coinvolto in maniera importantissima il territorio trevigiano e montebellunese.Il sindaco Marzio Favero spiega: “A distanza di 71 anni dal termine del conflitto mondiale, oltre alla cerimonia civile è importante che si accompagni la riflessione storica e l'esperienza democratica del nostro paese, e che si cerchi un modo diverso per comunicare, ed è esattamente a questa istanza di riflessione critica che risponde una bella mostra adatta per il pubblico di tutte le età. Mi sia permesso un ringraziamento particolare al presidente della Provincia, Leonardo Muraro,e all'assessore provinciale alla cultura, Silvia Moro, per aver messo a disposizione la mostra che offre un apparato esplicativo semplice ed amicale con un tema complesso e importante. Il relatore ufficiale sarà Giovanni Callegari, che non è uno storico accademico bensì un esperto di comunicazione che ha fornito una mano essenziale insieme all'allora direttore dell'Istresco, il professor Amerigo Manesso, a dare un aglio comunicativo nuovo al tema la Resistenza”.La mostra sarà visitabile anche nei giorni successivi in orario di apertura degli uffici.Questo il programma delle celebrazioni a Montebelluna:8.30 giro delle corone presso i monumenti della città e cippi sul Montello (assieme alle varie associazioni combattentistiche)9.30 messa al duomo di Montebelluna10.30 sfilata lungo corso Mazzini fino al Monumento dei Caduti    inni della banda    alzabandiera    deposizione corone    interventi del sindaco, combattenti, autorità militari civili.

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