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Autostrade: nasce "Alto Adriatico"
La società, interamente pubblica, mette insieme Veneto e Friuli Venezia Giulia e promette di non fermarsi qui...

Si corre sulla A4 da Venezia a Trieste: non solo auto e camion, ma anche investimenti e scelte societarie. Tra San Donà di Piave e Portogruaro la terza corsia potrebbe essere pronta per il 2026, con un anno di anticipo sulla scadenza del 2027. Dal primo luglio 2023 è operativa la nuova società autostrade Alto Adriatico, un gigante dei pedaggi, che, raccogliendo l’eredità di Autovie Venete, gestirà la A4 Venezia-Trieste; la A28 Portogruaro-Conegliano; la A23 Palmanova-Tarvisio; la A57 tangenziale di Mestre; la A34 raccordo Villesse-Gorizia.
Società interamente pubblica
Autostrade Alto Adriatico è una società in house, termine tecnico che indica un modello di impresa pubblica che agisce come una “longa manus” dell’amministrazione pubblica, un’estensione tramite cui il pubblico produce beni e servizi pubblici. Questa scelta ha consentito di superare i divieti dell’Unione europea, che prevedono la libera concorrenza, e di mantenere sul territorio il controllo delle tratte autostradali, con contestuale rinnovo trentennale della concessione. “Tenere sul territorio” significa che il capitale è diviso tra Friuli Venezia Giulia (90,5%) e Veneto (9,5%). Le due giunte regionali, dunque, determinano i vertici operativi di questa società.
Il 29 giugno è arrivata l’approvazione dell’assemblea per il nuovo assetto societario, con insediamento di un consiglio di amministrazione a cinque componenti: il presidente Gabriele Fava, il vice in quota Veneto, Tiziano Bembo, e altre tre nomine in quota Friuli Venezia Giulia, Zorro Grattoni, Valentina Graberi e Elena Buson Nicolodi. Autovie Venete, che, per ora, condivide il logo con la nuova società, che ormai è in chiusura e nei prossimi mesi dovrà liquidare i soci privati. Un’operazione piuttosto costosa.
C’è fretta per ultimare la terza corsia
L’ultimo presidente di Autovie Venete, Maurizio Paniz, ha promesso che il tratto “maledetto”, Alvisopoli Portogruaro, tristemente famoso per incidenti mortali, impiegherà un anno di meno a essere realizzato. I primi cinque chilometri di terza corsia dovrebbero essere pronti a luglio, mentre a settembre gli ultimi quattro chilometri. Staremo a vedere: ora subentra per la gestione del personale, delle strutture e dei cantieri, autostrade Alto Adriatico.
Fedriga e De Berti “Passo importante”
Soddisfazione per la nascita della nuova società è stata espressa ovviamente da Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli Venezia Giulia: “E’ un momento altamente significativo, in quanto offre la possibilità di mantenere sotto il controllo pubblico i tratti attualmente in concessione ad Autovie e di programmare tutti i finanziamenti necessari al completamento delle opere della terza corsia”. Con il passaggio ad autostrade Alto Adriatico e la liquidazione dei privati, si attivano nuove linee di credito con Banca europea investimenti e Cassa depositi e prestiti per proseguire i lavori. Gli interventi programmati, valgono circa 954 milioni (tratto Portogruaro-Villesse), per il completamento della terza corsia della A4. “Un risultato importante - commenta anche la vicepresidente del Veneto, Elisa De Berti - che avvicina al territorio e alle regioni del Nordest la governance di queste importanti reti viarie, vere e proprie arterie vitali per la nostra economia”.
L’accordo per la nuova concessione, stipulato presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (con l’allora ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile, Enrico Giovannini), prevede che i pedaggi restino invariati.
Nasce un soggetto unico in Europa
Per la prima volta in Europa nasce un partenariato pubblico per il settore autostradale, con una gestione congiunta tra l’Amministrazione centrale e i rappresentanti degli Enti territoriali. Lo Stato riconosce l’interesse strategico del collegamento e attiva per la sua gestione una società partecipata dalle Regioni interessate, mantenendo la supervisione con il Mit. Ora il compito di rendere sicura la rete autostradale tra Veneto e Friuli tocca a Gabriele Fava, classe 1963, giuslavorista, in passato commissario straordinario di Alitalia, componente laico del Consiglio di presidenza della Corte dei conti, membro della consulta per la sicurezza stradale e mobilità sostenibile presso il Cnel.
Sempre che la politica non si inserisca con la scusa che la società è pubblica, non voglia determinare le scelte tecniche e operative, facendo così riemergere un vecchio vizio che speriamo sia ormai perduto.