La settimana scorsa abbiamo pubblicato una presentazione della lettera apostolica di papa Leone sull’educazione:...
Gli eventi per il 25° della fondazione Venezia per la ricerca sulla pace
Più che una celebrazione, una “semina” per il futuro. Attraverso alcuni convegni, l’emissione di un francobollo, congiuntamente, da Italia e Città del Vaticano, un meeting con la presenza di importanti autorità e i premi Nobel per la Pace che potranno essere presenti. La fondazione Venezia per la ricerca sulla pace festeggia il suo 25° anniversario con un programma ambizioso, ma all’altezza dei tempi difficili che viviamo, come spiega il presidente dell’organismo, il trevigiano Antonio Silvio Calò: “Il tema della pace è oggi, purtroppo «il tema». I tamburi della guerra risuonano da ogni parte, bisogna suonare «un’altra musica», serve la forza di una narrazione diversa”. Da qui, “la nostra proposta di semina, che si concretizza con una programmazione di eventi, in coerenza con gli scopi della fondazione, quella di educare e formare uno spirito costruttivo, affinché ogni uomo possa sentirsi protagonista e testimone della pace. Da questo punto di vista, Venezia ha un ruolo fondamentale. Naturalmente con inevitabili luci e ombre, per secoli Venezia è stata una città di scambi, di apertura, di tolleranza, può riprendersi un ruolo da protagonista, assieme al suo mare, il Mediterraneo, e diventare una vera e propria «città mondiale della pace»”.
Per dare idee e “benzina” a questa prospettiva, si inizia con due convegni. Sabato 26 ottobre (9.45-17.30), nella Scuola grande di San Marco, in collaborazione con l’Istituto di studi ecumenici San Bernardino, si tiene il convegno “Pensare e praticare la pace dal Mediterraneo”. Mercoledì 6 novembre, alle 17, sempre alla Scuola grande di San Marco, lectio magistralis del filosofo Massimo Cacciari su “L’ontologia della pace”, in collaborazione con la Società filosofica italiana - sezione di Treviso.
Ma occorreva anche un “simbolo”. Continua Calò: “Abbiamo pensato a un francobollo emesso congiuntamente da Stato italiano e Città del Vaticano. Una formula che ha pochissimi precedenti. Lo presenteremo ufficialmente a Roma, il 14 novembre, e, in seguito, a Venezia. Sarà un messaggio di pace, che avrà come riferimenti il presidente Sergio Mattarella e papa Francesco. Il francobollo girerà in tutto il mondo, nelle Nunziature... e sarà quello con cui spediremo le lettere a tutti i premi Nobel per la pace, invitandoli a un evento primaverile, per il quale contiamo sulla partecipazione di autorità italiane e vaticane ai massimi livelli. Vorremmo, da Venezia, di rivolgere un appello per la pace in tutto il mondo”.
Ancora, oltre ad altri incontri pubblici, e a una pubblicazione sul rapporto tra pace, acqua e cibo, si sta pensando a una staffetta per la pace, da San Vito di Cadore a Cortina, il 10 dicembre 2025, giornata in cui si ricorda la Dichiarazione universale dei diritti umani, a poche settimane dalle Olimpiadi invernali.
Conclude Calò: “Credo che davvero Venezia abbia tutto, oltre alla storia, per trovare un suo nuovo ruolo come la città della pace. Oltre alla storia, oltre alla sua appartenenza geografica al Mediterraneo, pensiamo anche agli elementi architettonici, ai ponti, ai canali. Venezia può vivere la pace nella sua quotidianità, a partire dal fatto che si vivono tempi diversi, che manca quella velocità che caratterizza il nostro tempo”.



