“Sorpresa” Paola Roma: Boom di preferenze

La voce è squillante, nonostante le poche ore di sonno. Paola Roma, 8.485 preferenze, sindaca di Ponte di Piave, presidente della conferenza dei sindaci dell’Ulss 2, da lunedì scorso è consigliera regionale per la Lega. La neo-consigliera incarna bene il volto di una Lega di “Governo”, senza “estremismi” ideologici.

Roma, sempre grande energia anche dopo una campagna elettorale serratissima. Allora, è soddisfatta o le dispiace di lasciare il ponte di comando del suo paese?

Voglio ringraziare chi ha creduto in me, giovani e anziani che hanno visto una speranza di rinnovamento e una presenza efficace. Continuerò a supportare il mio Comune con una visuale più larga, anche grazie alle mie competenze nella sanità e nel sociale. Serve senso di responsabilità per attraversare questo periodo storico complesso e inedito.

Cosa dire del suo partito, che dimostra una straordinaria vitalità, nonostante le delusioni nazionali? È merito di Zaia, oppure degli uomini e delle donne insediati nei territori?

Intanto, conta il risultato del buon governo della Giunta guidata da Luca Zaia. Si aggiunga l’impegno di un partito che ha messo in campo amministratori del territorio: lo stesso neopresidente, Alberto Stefani, si definisce sindaco dei veneti.

Per lei l’elezione, per la candidata Silvia Susanna, sindaca di Musile di Piave, sempre della Lega, ma vicina al generale Roberto Vannacci, la sconfitta. Lei incarna meglio lo spirito moderato del partito, in questo territorio?

La cosa importante è il contatto con la gente, con i cittadini. Terrò sempre vivo l’approccio con i cittadini: hanno bisogno di essere rappresentati, seguiti nella quotidianità e nelle emergenze.

Quali i punti che sente più urgenti?

Dobbiamo guardare al nostro programma, quelli sono i temi da prendere in mano. Emergono il tema del sociale e dell’abitare. Dobbiamo coinvolgere i giovani, avvicinarli alla cosa pubblica. Mi piace l’esperienza dei Consigli comunali dei ragazzi; nel mio Comune ho dato tre deleghe a dei giovani, insieme frequentiamo un master sugli enti locali.

Condivide la proposta di un assessore per il Sociale?

Su questo siamo al fianco del nostro presidente. La scadenza della costituzione degli Ambiti territoriali sociali ci è richiesta dalla legge 328 e la Regione Veneto ha previsto la loro costituzione entro aprile 2026. Lo dobbiamo fare anche per accedere ai fondi europei.

In Veneto emerge una Lega diversa da quella del suo segretario nazionale: ad esempio, il tema della sostenibilità, prioritario per il nuovo presidente, mentre Matteo Salvini esprime posizioni negazioniste del cambiamento climatico.

Abbiamo costruito il programma con i cittadini e con le imprese, con gli amministratori; quello che c’è deve essere rispettato, lavoreremo su quello che abbiamo concordato con i cittadini.