Indubbiamente, quello che ci appare nel racconto è un Gesù umano, compassionevole e misericordioso verso...
Ulss 2 e Cai insieme per esperienze condivise con persone disabili
Ulss 2 Marca Trevigiana e Club alpino italiano sezione di Treviso hanno rinnovato una convenzione, iniziata nel 2006, per una collaborazione tra il Servizio integrazione sociale del Distretto di Treviso e con il dipartimento rivolto a persone con disabilità intellettiva che frequentano i Centri diurni, per alcuni progetti di montagnaterapia.

Lunedì 28 novembre si è tenuta, nella sala convegni dell’ospedale Ca Foncello, la presentazione della convenzione stipulata tra l’Ulss 2, in particolare il settore per i Servizi alla disabilità, e la sezione trevigiana del Club alpino italiano (Cai). Questa convenzione si inserisce all’interno di un percorso di collaborazione che prosegue ormai dal 2006 e che nel tempo si è declinato in due diversi progetti.
Il progetto “Insieme in montagna” è rivolto a persone con disabilità intellettivo rimedio-lieve in collaborazione con il Servizio integrazione sociale del Distretto di Treviso, mentre il progetto “Montagna di tutti” è rivolto a persone con disabilità intellettiva che frequentano i Centri diurni.
I progetti, che rientrano nell’ambito della montagnaterapia, hanno un originale approccio di carattere terapeutico-riabilitativo e socio educativo attuato attraverso il lavoro sulle dinamiche di gruppo. Questo percorso, avviato grazie all’indispensabile contributo dei volontari del Cai, ha coinvolto tanti giovani e adulti consentendo loro non solo di fare delle esperienze in giornata ma, dall’anno scorso, sono stati avviati anche dei soggiorni estivi in montagna.
“Credo che questa bellissima collaborazione sia fondamentale – ha affermato Francesco Benazzi, direttore generale dell’Ulss 2 Marca trevigiana – e di questo vorrei ringraziare in particolare la presidente del Cai e i suoi volontari. La sensazione di libertà che dà la montagna, quel senso di infinito e la possibilità di apprezzare la natura, non la dà nessuno. In montagna si fa fatica, ma quello che è importante è che, in mezzo alla natura, liberi, si può stare insieme, si può gioire insieme, ammirare un paesaggio bellissimo insieme. La montagna ci insegna che non si può andare da soli ma che bisogna adattarsi al passo di chi è più in difficoltà. Vivere insieme, fare un percorso insieme, fare fatica insieme aiuta sempre più a consolidare il gruppo, uno dei valori più importanti della persona. La montagna crea amicizia. Quindi grazie agli educatori che accompagnano i ragazzi in queste esperienze, grazie ai collaboratori dei centri e soprattutto un grazie ai volontari e ai ragazzi che partecipano. Noi ci auguriamo che siate sempre di più e che siano numerosi i volontari che vi allungano la mano e vi accompagnano in un cammino difficile ma che apre la vita e ci apre l'amore verso gli altri”.
“Quando usciamo insieme ai ragazzi è un arricchimento condiviso da tutti – ha continuato Monica Tasca, presidente del Cai di Treviso -. I nostri volontari, dopo ogni uscita, tornano con il sorriso, perché non solo hanno la possibilità di donare un po’ della loro esperienza, ma raccolgono anche quelle che sono le sensibilità particolari che camminano assieme a loro. Davvero, quindi, solo insieme si può fare qualcosa di bello, ogni passo deve essere condiviso per avere un valore aggiunto. La montagna sì è fatica ma è anche tanta gioia, è andare un po’ più in alto di quello che si fa tutti i giorni, superare le proprie paure e le difficoltà, allargando i propri orizzonti. I sorrisi che riceviamo sono veramente sorrisi che poi ci portano a essere più felici a casa”.