lunedì, 22 luglio 2024
Meteo - Tutiempo.net

La giustizia riparativa e il percorso di Agnese Moro

“Nulla ci restituirà Giulia, ma la giustizia può alleviare il senso perenne di frustrazione e sconfitta che proviamo dinnanzi alla lapide di mia sorella» e ancora «Puoi chiedere scusa se hai urtato lo specchietto della mia auto. Non puoi chiedere scusa se hai avvelenato e ucciso mia sorella. Meriti di svegliarti ogni giorno in galera, ripensando a ciò che hai fatto e provando ribrezzo per te stesso”. Così Chiara Tramontano rispetto all’assassino della sorella. Un modo, legittimo e frequente, di intendere la giustizia, il suo compito e i suoi effetti. Agnese Moro, figlia di Aldo ucciso dalle BR, in una testimonianza, ricorda che gli esecutori di suo padre sono stati trovati e condannati; cosa importante, non scontata. Aggiunge: “La giustizia aveva fatto il suo corso ma le mie ferite erano rimaste uguali. Si dice: il tempo guarisce tutto. Non è vero. Il tempo incancrenisce, solidifica le cose”. Ecco che nella sua vita spunta un percorso di giustizia riparativa, che riunisce vittime e chi ha colpito (cf. AA.VV., Il libro dell’incontro, Il Saggiatore). Un percorso definito “molto faticoso”, quello di Agnese Moro, dove conosce delle persone che hanno partecipato al sequestro di suo padre, scoprendo che «l’umanità non è andata perduta» e dove ha avuto la possibilità «di dire delle cose, di chiedere delle cose che alla giustizia penale non interessano», e vedendo delle persone disarmate “ho imparato a mia volta a disarmarmi, ad ascoltare cose difficili da ascoltare, ad accettare cose difficili da accettare, però in questo sforzo terribile di ascoltarsi, lo sforzo di ricreare un’umanità comune che non viene meno qualunque cosa orrenda tu abbia fatto, e che non c’è nessun motivo abbastanza valido perché tu possa non ascoltare un altro essere umano, e da questo nascono amicizie importanti e un modo diverso di guardare le cose”.

Un modo diverso di vedere la giustizia, più lungo e che ha il grande vantaggio di provare a riparare ciò che è stato rotto, non è cosa da poco oggi.

SEGUICI
EDITORIALI
archivio notizie
04/07/2024

Un “manifesto programmatico”

Ricordo che due sposi mi dissero che a loro il nuovo vescovo è subito piaciuto...

06/06/2024

Si tratta, da parte nostra, di un importante diritto-dovere civico, perché, per molti aspetti, è in gioco...

TREVISO
il territorio