sabato, 17 maggio 2025
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Autonomia e inclusione per gli ospiti dei Centri diurni di Treviso e Paese con il progetto Colibrì

I volontari al fianco di 50 persone con disabilità grazie al percorso di coprogettazione promosso dal Csv Belluno Treviso

Agevolare il percorso volto a favorire autonomie residue degli ospiti con disabilità grazie a un lavoro di squadra tra volontari e operatori dei Centri diurni “Peter Pan” di Treviso e “Amica Luna” di Castagnole di Paese.

Questo l’obiettivo del progetto “Colibrì”, ideato all’interno dei percorsi di coprogettazione promossi dal Centro servizi volontariato Belluno Treviso e frutto del partenariato e della collaborazione di associazione Volontari ospedalieri (Avo) Treviso odv, referente del progetto, “Non voglio la luna” di Paese, Auser Treviso odv e Auser Treviso aps. Fondamentali le collaborazioni dell’Ulss 2 Marca Trevigiana e delle referenti dei due centri.

Un progetto in rete che coinvolge una ventina di volontari e circa cinquanta persone con disabilità.

La novità consentita dalla coprogettazione risiede nella messa a disposizione, in modo programmato, di tempo e competenze da parte dei volontari. Non solo un sostegno sistematico agli operatori socio sanitari impegnati nelle strutture, ma anche un modo per far sì che gli ospiti possano essere seguiti per più tempo a seconda del tipo di attività, alcune introdotte per la prima volta grazie alla disponibilità dei volontari.

“Supporto verso una ricerca di benessere dei ragazzi, non mero assistenzialismo - spiega Adriano Tonelato, referente di Avo Treviso -. I volontari andranno ad affiancare gli operatori, coinvolgendo gli ospiti in attività relative soprattutto a funzionalità e motricità, comunicazione e relazione”.

Un volontariato organizzato e formato, dunque, con compiti suddivisi a seconda delle esigenze dell’ospite e ripartiti tra le associazioni coinvolte, che si occuperanno, a seconda delle competenze, di supporto alle diverse attività laboratoriali e dell’accompagnamento fuori dalle strutture.

Nel primo caso, si tratta di laboratori di bricolage, pittura e decorazione, stencil, dunque volti a favorire l’espressione creativa ed artistica. Sono tra questi un laboratorio musicale, attività di sostegno al coro di uno dei centri, letture animate come anche il supporto nell’utilizzo e completamento di appositi album di figurine.

Nel secondo, i volontari saranno impegnati, a seconda delle necessità, anche in attività che si terranno all’esterno delle due sedi, come nel caso di passeggiate all’aperto, sempre per fare in modo di aumentare benessere e inclusione sociale dei partecipanti.

“Un progetto che mira alla ricerca del benessere dei ragazzi ospiti dei Centri grazie all’apporto del volontariato - lo descrive Elisa Corrà, presidente del Csv Belluno Treviso -. Le associazioni coinvolte hanno compiuto un importante lavoro di rete: fondamentale il primo percorso formativo, che consente di rispondere in modo strutturato alla volontà di essere partecipi in percorsi a favore delle autonomie residue delle persone con disabilità che andranno ad incontrare”.

Il coinvolgimento degli ospiti sarà, infatti, uno step successivo alla formazione, già iniziata nelle settimane scorse, che prevede istruzioni specifiche nelle fasi di accoglienza, ascolto attivo, accompagnamento e animazione.

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