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Ca’ Foncello: il reparto di Ginecologia e ostetricia in difficoltà
Ancora disagi e criticità per il reparto di Ginecologia e ostetricia dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso.
A denunciarlo è il sindacato degli infermieri Nursing up del Veneto che osserva come, dopo il trasferimento del reparto nella nuova Cittadella della salute, che ha comportato un aumento delle attività cliniche e assistenziali, il personale non sia aumentato in maniera adeguata a far fronte ai carichi di lavoro.
A questo si unisce l’annuncio delle dimissioni dello storico primario del reparto, il dottor Enrico Busato, tanto amato quanto apprezzato per le sue qualità professionali e umane.
“Il trasloco in Cittadella - dichiarano dal sindacato - e il conseguente aumento delle sale parto, portate da 4 a 10 nel nuovo ospedale, abbinato alla riorganizzazione degli spazi e dei servizi, non sono stati accompagnati da un adeguato incremento del personale ostetrico e di supporto, per garantire le attività e tutelare la sicurezza di mamme e bambini, nonché di lavoratori e lavoratrici. Preoccupa, non poco, anche l’annuncio delle dimissioni del primario di Ginecologia e ostetricia e il pensionamento della coordinatrice che apriranno una delicata fase di riorganizzazione del reparto”.
“Auspichiamo - conclude Guerrino Silvestrini, segretario regionale Nursing Up Veneto -, che l’Ulss 2 adotti finalmente soluzioni organizzative tempestive, concrete e idonee a ripristinare una situazione di effettiva sicurezza di ostetriche, operatori sociosanitari e dell’utenza di mamme e neonati. Il deficit organizzativo che si è venuto a creare non può proseguire oltre, a maggior ragione in una realtà qual è la Cittadella della salute, che costituisce l’hub ospedaliero provinciale, con la gestione di circa 2.500 parti l’anno, comprese le gravidanze ad alto rischio, i parti pretermine e le urgenze legate alla gestazione e al post-partum».
“Quando abbiamo trasferito il reparto - la replica del direttore generale, Francesco Benazzi -, con l’aumento delle sale parto e delle sale operatorie per il cesareo, abbiamo riscontrato la mancanza di sei ostetriche, e le abbiamo assunte. Poi, in un mese e mezzo, sei persone sono andate in maternità e ci siamo trovati in un’improvvisa difficoltà. Purtroppo abbiamo scorso tutta la graduatoria, ma nessuno vuole il contratto a tempo determinato, che proponiamo per le sostituzioni maternità. Abbiamo, quindi, chiesto alla Regione, e da settembre arriveranno due extra turn over a tempo indeterminato per far fronte alle criticità maggiori”.
Per quanto riguarda le dimissioni del primario, Benazzi prova a rassicurare: “È stato proprio Busato ad accompagnare la transizione e a trovare i candidati che affronteranno il concorso il prossimo novembre, si tratta di persone molto qualificate e dall’importante percorso professionale che garantiranno la qualità del reparto”.