La morte ha la forza di farci riconsiderare le priorità della vita e, forse, di dare loro un po’ di ordine....
Ottanta pullman dal Veneto per il Salvini day
Sul palco anche il presidente del Veneto Luca Zaia. Nascosto tra i militanti invece il sindaco di Verona Flavio Tosi, che ha frenato sulla sua uscita dal Carroccio.
Ottanta pullman dla Veneto per la manifestazione contro il Governo Renzi, indetta dalla Lega di Matteo Salvini, con l'adesione di Fratelli d'Italia e altri movimenti di destra più o meno estrema. "Il problema non è Renzi, lui è una pedina, è il servo sciocco a disposizione di Bruxelles", ha attaccato il leader del Carroccio dal palco di piazza del Popolo, dove si è prentato indossando, sopra la camicia bianca, una maglietta a sostegno del benzinaio di Nanto che ha ucciso un rapinatore: “Io sto con Stacchio. Con chi difende il territorio”.
Quella della Lega, ha detto Salvini, "è la sfida a Renzi in casa sua. Renzi ha scelto i grandi, Confindustria, Autostrade, Marchionne, le società di gioco d'azzardo e Equitalia. Oggi lanciamo la sfida dell'Italia dei piccoli, dei medi, degli artigiani, degli imprenditori e dei produttori. Da Roma parte la sfida per conquistare il Paese. Oggi lanciamo un percorso, ma non solo per il centrodestra: ambisco a parlare a tutti, anche ai delusi di Renzi e agli ex grillini".
Sul palco anche il presidente del Veneto Luca Zaia. Nascosto tra i militanti invece il sindaco di Verona Flavio Tosi, che ha frenato sulla sua uscita dal Carroccio. "La rottura dipende da chi la vuole, noi non la vogliamo. Abbiamo posto dei paletti in base allo statuto della Lega", ha detto Tosi.
Sul modo con cui la Lega andrà alla regionali in Veneto "lunedì ci si confronterà in consiglio federale" ha detto Tosi, "poi sulle candidature e le liste deciderà il consiglio nazionale Veneto,come da statuto".