sabato, 28 giugno 2025
Meteo - Tutiempo.net

La cura della carità: primo bilancio socialedella Fondazione Caritas Treviso

Si tratta del primo bilancio della Fondazione, braccio operativo della Caritas diocesana, che continua l’esperienza dell’associazione Emiliani onlus, la quale ha ricoperto lo stesso ruolo operativo fino al 2023. Questo Bilancio sociale, tuttavia, eredita una prassi in atto fin dal 2012 attraverso la pubblicazione del resoconto pastorale delle attività di Caritas Tarvisina, intitolata “Mosaico di vita”. Un documento, quello attuale, che ha un’impostazione diversa: si tratta, infatti, di un atto formale, richiesto agli enti del Terzo settore, come è oggi la Fondazione. Ma lo spirito è lo stesso: dare conto in modo trasparente delle risorse ricevute - dalla Diocesi e dai tanti sostenitori - e di come queste sono state utilizzate per rispondere al mandato pastorale affidato alla Caritas diocesana, di “promuovere la testimonianza della carità nella comunità ecclesiale”

Il Bilancio sociale 2024 della Fondazione Caritas Treviso è stato presentato mercoledì 25 giugno, nella Casa della Carità, alla presenza del presidente della Fondazione, mons. Mauro Motterlini, del direttore della Caritas Tarvisina, don Bruno Baratto, della vicedirettrice, Paola Pasqualini, e delle operatrici Erika Della Bella e Cecilia Gastaldon, ripercorrendo quanto accaduto nel 2024, primo anno di operato della Fondazione Caritas Treviso.

Si tratta del primo bilancio della Fondazione, braccio operativo della Caritas diocesana, che continua l’esperienza dell’associazione Emiliani onlus, la quale ha ricoperto lo stesso ruolo operativo fino al 2023. Questo Bilancio sociale, tuttavia, eredita una prassi in atto fin dal 2012 attraverso la pubblicazione del resoconto pastorale delle attività di Caritas Tarvisina, intitolata “Mosaico di vita”. Un documento, quello attuale, che ha un’impostazione diversa: si tratta, infatti, di un atto formale, richiesto agli enti del Terzo settore, come è oggi la Fondazione. Ma lo spirito è lo stesso: dare conto in modo trasparente delle risorse ricevute - dalla Diocesi e dai tanti sostenitori - e di come queste sono state utilizzate per rispondere al mandato pastorale affidato alla Caritas diocesana, di “promuovere la testimonianza della carità nella comunità ecclesiale”. Questo comporta anche una promozione dell’impegno a favore dei più fragili nei confronti dell’intera società civile.

Cinque aree di impegno

Nel corso del 2024, l’impegno si è articolato in cinque aree: Centro di Ascolto e Casa della Carità, Giovani, Giustizia e Carcere, Accompagnamento e Animazione del territorio e Progetti di cooperazione e Emergenze.

Nella presentazione del Bilancio sociale si è scelto di raccontare alcune iniziative, in particolare, che mettono in rilievo un importante processo di partecipazione ripreso nell’ultimo anno. La Fondazione si pone a servizio del territorio secondo principi di sussidiarietà, ovvero di promozione delle risorse presenti nelle varie comunità, nel quadro di tale processo partecipativo.

“Affidiamo questo primo Bilancio sociale alla comunità ecclesiale e civile, con l’augurio che sia uno strumento utile per conoscere e riconoscere ciò che ogni giorno, con generosità e impegno, si compie a favore dei più fragili - la riflessione -. E perché, sempre di più, cresca in tutti la consapevolezza che prendersi cura di chi è in difficoltà è parte essenziale del prendersi cura del bene comune nel suo insieme”.

Centro di Ascolto e Casa

In Casa della Carità hanno sede i servizi di mensa serale, attiva ogni giorno dell’anno, per un totale di 21.382 cene nel 2024; il dormitorio, con 18 posti letto al maschile e 6 al femminile, dove ci sono stati 6.460 pernottamenti; la lavanderia, che ha permesso 526 lavaggi, il servizio docce, che ha erogato 4.890 docce e gli unici servizi igienici gratuiti presenti sul territorio della città di Treviso. Il Centro di Ascolto, a cui fanno capo tali servizi, ha offerto 1.903 occasioni di ascolto e accompagnamento per un totale di 513 persone seguite. Rispetto ai bisogni rilevati, è significativo il problema legato alle spese per i documenti (268), il problema sanitario esplicitato nell’acquisto di farmaci e nel pagamento di ticket (131) e il problema alloggiativo (640). La logica della partecipazione si è concretizzata in questo ambito sia attraverso una rete coltivata negli anni con i vari attori sociali, istituzionali o meno, sia grazie all’impegno dei molti volontari che, in modo gratuito, offrono tempo e competenze nella Casa della Carità.

Inoltre, sono state realizzate varie iniziative che stanno rendendo più partecipi, anche nella progettualità, gli ospiti della casa. Grazie a un progetto finanziato con fondi 8xmille, “Emmaus”, sono stati organizzati 8 incontri laboratoriali di arte, di cui due condotti da due persone senza dimora, e sono state realizzate delle visite culturali, a cui hanno partecipato anche operatori, volontari e giovani.

Giovani

Da tempo Caritas realizza percorsi educativi rivolti agli istituti scolastici, sull’educazione alla pace, alla corresponsabilità, all’integrazione delle differenze. Durante l’anno 2023/24 sono stati realizzati percorsi formativi in 15 istituti secondari di primo grado, coinvolgendo 94 classi in 188 incontri, e in 11 istituti secondari di secondo grado, coinvolgendo 75 classi in 150 incontri. Una dimensione particolare di quest’area è lo sviluppo sempre più intenso di interventi di sostegno ai “doposcuola territoriali”, messi in atto da insegnanti in pensione, da altri volontari e da giovani universitari o studenti delle superiori. Nel 2024 sono state coinvolte 19 realtà nel territorio diocesano con 116 volontari che hanno svolto un servizio di aiuto compiti per 450 bambini e ragazzi dai 6 ai 16 anni.

In collaborazione con l’Ufficio diocesano di Pastorale giovanile, inoltre, la Casa diventa anche luogo di incontro con volti e storie di marginalità, attraverso due iniziative: “Finire in bellezza”, svoltosi in occasione della sera dell’ultimo dell’anno, ha coinvolto 80 giovani in una serata di servizio in strutture che accolgono persone ex tossicodipendenti, senza dimora, migranti, anziane, con disabilità, e bambini in comunità famiglia; “M’illumino d’impegno” ha, invece, coinvolto 112 giovani tra i 14 e i 18 anni, che hanno vissuto tre giorni di formazione sul tema della solidarietà e servizio in 29 strutture del territorio.

Giustizia e carcere

La Fondazione mette a disposizione un operatore per la partecipazione alla progettazione e allo svolgimento di molteplici iniziative di solidarietà con i detenuti, sia della Casa circondariale sia dell’Istituto penale per minori presenti a Treviso, in collaborazione con la Cappellania del carcere e con varie associazioni di volontariato. Nel 2024 sono stati sostenuti i detenuti dei due istituti con una somma pari a euro 15.000 per l’acquisto di indumenti, piccoli aiuti economici e per beni di prima necessità, e sono stati predisposti e distribuiti 818 pacchi indumenti. Dieci detenuti sono stati coinvolti in attività ricreative o di studio assistito, realizzate in collaborazione con associazioni di volontariato. Hanno svolto servizio in Casa della Carità 12 persone in permesso premio, in misura alternativa alla detenzione, in lavori di pubblica utilità o in percorsi di volontariato.

L’operatore sostiene e accompagna, inoltre, il gruppo di 10 volontari che si occupano della gestione della realtà di accoglienza “Il Sicomoro”, nella canonica di Varago di Maserada, che nel 2024 ha ospitato 4 detenuti in pena alternativa o appena usciti dal carcere.

Volontariato e solidarietà

La spina dorsale dei servizi offerti dalla Casa della Carità è rappresentata da 110 volontari che permettono di rendere la Casa un luogo ospitale e il più possibile accogliente. Non sono mancate occasioni di formazione e di incontro, ma anche di convivialità. Nell’ultimo anno circa 2.000 privati, parrocchie, associazioni di volontariato, Istituti di credito e aziende hanno contribuito concretamente, con donazioni e offerte per oltre 500 mila euro, a sostenere quanti vivono una situazione di difficoltà. Oltre alle moltissime erogazioni liberali, la Caritas ha ricevuto altri contributi e donazioni, in particolare dalle offerte dell’8xmille, destinate alla Chiesa italiana.

SEGUICI
EDITORIALI
archivio notizie
10/04/2025

Indubbiamente, quello che ci appare nel racconto è un Gesù umano, compassionevole e misericordioso verso...

TREVISO
il territorio