giovedì, 31 luglio 2025
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Alla Berco di Castelfranco i licenziamenti sembrano scongiurati

Il 22 lulgiosi è tenuto a Roma presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Minit), un incontro del tavolo relativo all’azienda Berco, storica realtà industriale radicata nel territorio emiliano e veneto, con oltre mille lavoratori in organico.

L’incontro ha visto la partecipazione dei vertici aziendali, di Confindustria, delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e delle categorie Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil, della Regione del Veneto, della Regione Emilia Romagna e di Sviluppo Lavoro Italia.

“A pochi mesi dalla ripresa di un confronto costruttivo tra azienda parti sociali e istituzioni – afferma l’assessore regionale al Lavoro Valeria Mantovan - si è pervenuti ad un nuovo schema di accordo integrativo per il triennio 2025-2028. Un risultato tutt’altro che scontato. I lavori proseguono anche nell’ambito che riteniamo più delicato, quello che riguarda il consolidamento delle prospettive industriali. L’attività delle istituzioni, in primis del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e delle Regioni, continuerà a supportare la definizione di sinergie industriali e di eventuali strumenti di supporto impiegabili per la prosecuzione di questo percorso di rilancio industriale condiviso. Una transizione che vede interessati, con modalità e termini differenti, il nostro stabilimento di Castelfranco Veneto e quello di Copparo, in cui sono impegnati molti lavoratori veneti del Polesine. Il prossimo appuntamento al tavolo MIMIT è stato fissato per il prossimo 29 settembre”.

“Oggi si è svolto un importante incontro di verifica sull’intesa raggiunta lo scorso 10 aprile relativa alla vertenza Berco. - dichiarano in una nota Loris Scarpa coordinatore Siderurgia per la Fiom-Cgil nazionale, Stefano Bondi, segretario generale Fiom-Cgil Ferrara e Massimo Baggio della Segreteria Fiom-Cgil di Treviso - È stata inoltre raggiunta un’ipotesi di accordo sulla contrattazione di secondo livello, che sarà sottoposta a referendum tra i lavoratori entro la fine del mese. La vertenza era iniziata a ottobre 2024, con la dichiarazione di 550 esuberi negli stabilimenti di Copparo e Castelfranco Veneto, pari al 50% della forza lavoro in produzione. La dichiarazione era inoltre accompagnata dalla volontà aziendale di separare i due siti produttivi e di azzerare la contrattazione integrativa, con la disdetta formale degli accordi sottoscritti. Dopo quasi 400 ore di sciopero, il blocco delle produzioni e dei cancelli e con il forte sostegno della cittadinanza di Copparo e delle istituzioni comunali e regionali, si è riusciti a ottenere il ritiro dei licenziamenti unilaterali e della disdetta contrattuale: un risultato storico.

Secondo i sindacati, l’intesa raggiunta rappresenta un significativo passo in avanti: vengono negoziati alcuni istituti economici validi per il prossimo triennio, viene salvaguardata l’intera parte normativa e per la prima volta viene introdotta la riduzione dell’orario di lavoro a 30 ore settimanali, a parità di salario contrattuale, per i lavoratori impiegati nelle turnazioni più disagiate, consentendo così di salvaguardare 70 posti di lavoro. Il Governo ha confermato che, entro settembre, sono previsti sviluppi concreti nei contatti tra Berco e importanti realtà industriali nazionali, che potrebbero aprire nuove prospettive di crescita e rilancio.

I lavoratori, a fine mese, saranno chiamati a esprimersi sull’accordo. “Come Fiom, ribadiamo che, senza la mobilitazione diretta dei lavoratori, il destino di questa importante realtà industriale sarebbe stato già segnato. Gli accordi raggiunti dimostrano che nessun percorso può essere costruito senza il coinvolgimento attivo dei lavoratori, portatori di un punto di vista troppo spesso ignorato da manager che per pure logiche finanziarie decidono sulla pelle delle persone”, conclude la nota.

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