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Suor Germana Boschetti racconta la sua missione in Madagascar

Insistiamo sull’educazione per non restare un Paese schiavo
20/05/2024

Suor Germana Boschetti è una figlia di Maria Ausiliatrice dal 5 agosto 1962 ed è in missione da quasi 40 anni. Nei giorni scorsi ha raccontato a un pubblico di giovanissimi della parrocchia di San Bartolomeo, la comunità di cui è originaria, le sue ultime “avventure” in Madagascar, dove si trova dal 1985: a ottobre del prossimo anno quindi festeggerà ben 40 anni in missione.

In quasi quattro decenni ha avuto modo di visitare più zone del grande Paese: otto anni a Mahajanga (nord ovest), poi sei a Betafo (nel centro dell’altopiano), di nuovo a Mahajanga per altri sei anni prima di spostarsi per dodici anni nella capitale, Antananarivo; in seguito due anni a Fianarantsoa (al centro del Paese, verso est), tre ad Ambanja (di nuovo nord ovest), fino ad arrivare, a settembre 2023, a Santa Maria, una piccola isola a est della capitale. Mai avrebbe potuto immaginare tutto questo, quel giorno di ormai tanti anni fa in cui aveva visto l’allora vescovo del Madagascar in persona, approdato in Veneto con la richiesta di portare nella sua diocesi le scuole della famiglia di don Bosco. Poco dopo quell’incontro, suor Germana era una delle cinque persone scelte dall’Ispettoria per cominciare da zero la missione nel grande stato insulare, dove all’epoca c’erano solo i salesiani.

Che cosa la spinse, a quei tempi, ad andare in missione?

Leggevo con grande ammirazione i libri scritti dai missionari, uomini e donne che non avevano paura di fare dei sacrifici. Per me la missione è la concretizzazione del semplice voler bene, come faceva Gesù: volevo semplicemente poter stare con quelle persone e voler loro bene.

Quali sono state e sono le sue più importanti occupazioni in Madagascar?

Per le figlie di Maria Ausiliatrice la priorità è l’educazione, e così sono stata direttrice di scuola elementare e, poi, anche media e degli istituti professionali. In questi anni, abbiamo potuto costruire diverse scuole in Madagascar e ci siamo occupate di tantissimi bambini e bambine.

Com’è arrivata nell’isola di Santa Maria?

Qualcuno potrebbe dire che è stato un caso, ma io direi che è stato l’intervento di Dio. Un giorno, in aeroporto ad Antananarivo, abbiamo conosciuto una coppia francese che aveva una casa e un terreno di proprietà sull’isola. Siccome non se la sentivano più di fare lunghi viaggi, hanno deciso di lasciarci tutto.

In che modo?

Siamo arrivati da poco, quindi stiamo ancora cercando di capire le necessità. C’è grande povertà, gli uomini lavorano come spaccapietre o pescatori, e le donne fanno anche 8-10 chilometri a piedi per vendere il pesce. I bambini camminano per due ore per andare a scuola, quando ci vanno: purtroppo, abbandonano facilmente gli studi per lavorare. Per ora li aiutiamo portandoli in auto a scuola, e offriamo loro uno spazio ludico e protetto, dove trascorrere i giorni in cui la scuola non c’è: si raccontano storie, si gioca con le corde e sull’altalena o a calcio. La grande casa è un luogo che accoglie anche i ragazzi più grandi delle associazioni locali, che sono molto vive. In generale, partecipiamo alla vita della parrocchia andando in visita alle “figlie della parrocchia”, tante piccole chiese, con i propri catechisti, offrendo un’animazione di tipo spirituale, e offriamo spazio per la formazione. E’ un ambiente accogliente e molto vivo.

Come racconterebbe il Madagascar a chi non lo conosce?

Vorrei che fosse meno schiavo dei Paesi ricchi (in particolare della Cina) e che ci fosse meno corruzione; ce n’è anche nello studio, infatti, molti ragazzi ci raccontano che è più facile entrare all’Università di Antananarivo con i soldi che con i meriti. Manca il minimo indispensabile per la salute della popolazione e chi coltiva o raccoglie guadagna infinitamente meno di chi rivende e commercia. Sono convinta che alzare il livello di istruzione della popolazione sia la via maestra per migliorare il futuro del Paese.

Identikit del Madagascar

Il Madagascar è un’enorme isola dell’oceano indiano, a sud-est del continente africano e di fronte al Mozambico. Quarta isola più grande al mondo, ha una superficie di 587.041 km² (quasi due volte l’Italia) e una popolazione di 30 milioni di abitanti (circa la metà della popolazione italiana).

Secondo l’Unicef, oggi è uno dei Paesi più poveri del mondo: oltre l’81% della popolazione vive in povertà estrema, più del 40% non è in grado di procurarsi cibo a sufficienza; quasi un bambino su due sotto i cinque anni soffre di malnutrizione cronica e quasi la metà della popolazione non ha accesso ad acqua potabile pulita. Circa la metà degli abitanti pratica la religione tradizionale, l’altra metà si divide tra le maggiori religioni monoteiste.

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